Fonte: Metropolis
di Marco Milano
«Occorre tornare a un manifesto per la bellezza di Capri perché la realtà sta
esplodendo tra le mani con la speculazione del territorio». Si è concluso il
Convegno del Paesaggio a Capri 1922-202, una seconda edizione dedicata a
Il Paesaggio: nozione, trasformazioni, tutele, a 100 anni dalla prima
organizzata dall’allora sindaco di Capri Edwin Cerio, che nel 1922 portò alla
ribalta la tematica della conservazione ma anche dello sviluppo del
paesaggio in Italia. Il convegno 2022 voluto dall’amministrazione di Capri e
in particolare dal sindaco Marino Lembo e dall’assessore ai beni culturali
Paola Mazzina ha tenuto banco nella Sala Pollio del Palazzo dei Congressi
di Capri e oggi come allora sul tavolo di confronto il protagonista assoluto è
stato il paesaggio, il suo presente, ma anche le prospettive future in un’ottica
di tutela e sviluppo. «La tutela del paesaggio deve essere intesa come
elemento di sviluppo ha ricordato Lembo – e non come un elemento
considerato a volte fattore di blocco delle trasformazioni e del progresso. Il
paesaggio e l’ambiente devono essere tutelati nei loro vari aspetti, anche in
quello dello sviluppo». Concetti ribaditi da Mazzina che ha sottolineato la
necessità di «occuparsi del tema dello sfruttamento e della speculazione. Torna di attualità ha detto il manifesto per la bellezza di Capri e parte da un dato che la realtà sta esplodendo tra le mani con lo sfruttamento del territorio». La manifestazione ha visto alternarsi docenti e rappresentanti del mondo universitario, grazie alla collaborazione scientifica sottoscritta dal Comune con tre atenei, i Dipartimenti di Giurisprudenza e di Studi Economici e Giuridici dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, di Comunicazione e ricerca sociale dell’Università degli Studi di Roma Sapienza e la Rivista di Diritto Pubblico e Costituzionale PasSaggi costituzionali.