Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Adottare gli alberi di Capri dandogli un nome ed un custode morale. Dopo il caso dell’albero storico di via Tragara abbattuto per motivi di sicurezza ma che ha suscitato polemiche con ambientalisti e amanti della natura e della storia caprese pronti a protestare per la perdita di un simbolo di quadri, immagini, cartoline e fotografie dell’isola azzurra, c’è allo studio all’ombra dei Faraglioni un sistema di tutela degli alberi storici di Capri. L’idea progettuale per evitare di perdere improvvisamente altre piante storiche come quella rimossa l’altro giorno sul belvedere di via Tragara, la strada degli innamorati, è quella di censire gli alberi di Capri, con un team di esperti che possano datarli e catalogarli. Successivamente si potrebbe dare ad ognuno degli alberi “selezionati”, ovvero quelli ritenuti dall’equipe di botanici degni di menzione per motivi storici e naturalistici, un nome diverso per poi nominare un custode, un “genitore adottivo” che possa periodicamente andarne a verificare la condizione in modo da stabilire un eventuale intervento di potatura o di manutenzione ordinaria e comunque conservativa. Il sistema di “adozione” degli alberi supportato dall’attività di volontari ambientalisti e naturalisti se attuato in modo organizzato potrebbe tutelare gli alberi esistenti che oltre ad essere salvaguardati e custoditi, una volta catalogati potrebbero anche rappresentare una sorta di “passeggiata” nel verde, un itinerario alternativo che sulla falsariga degli itinerari cinematografici, ovvero sui luoghi protagonisti di set di film, possa essere interessante per turisti e vacanzieri che, mappa degli alberi alla mano, possono condurre un simbolico viaggio nella natura caprese. E soprattutto l’iniziativa eviterebbe le tante polemiche che si sono sviluppate nelle scorse ore sull’abbattimento dell’albero di via Tragara per il quale sembra che sia stata fatale, aldilà di tutto, la mancanza di un’opera preventiva di cura. Una “terapia” che se attuata in tempo forse avrebbe evitato di perdere uno dei tanti piccoli simboli della Capri dell’epoca d’oro.


















