fonte: Metropolis
di Marco Milano
Diabolik ed Èva Kant in versione indiana a Capri. E se il cinema dai volti made in Asia meridionale è stato ribattezzato Bollywood, un furto effettuato da una coppia di indiani potrebbe richiamare alla memoria la più famosa coppia di ladri del mondo dei fumetti per fa r nascere un Bollymics con sfondo l’isola azzurra. La storia che si è conclusa con un arresto e la riconsegna della refurtiva ha avuto come teatro una boutique isolana, una delle tante attività griffate che colorano le vetrine capresi contribuendo al mito della C apri regina di moda e tendenze, in v ia Vittorio Emanuele, l’itinerario dello shopping di lusso che conduce nella Fifth Avenue caprese, tra capi prestigiosi e pezzi” da migliaia di euro l’uno fotografati come preziosi di un museo e immortalati anche con tecnica selfie come fossero cartoline ricordo dall’isola azzurra con il vip di turno. La diabolika coppia di turisti indiani si è resa protagonista di un furto di occhiali griffati ma il colpo gli è andato male con i poliziotti che hanno bloccato e fatto scattare le manette dopo il loro tentativo di fuga con tanto di resistenza a pubblico ufficiale. Un rocambolesco tentativo di sottrarsi all’intervento delle forze dell’ordine che avevano intercettato i due mentre attraversavano la piazzetta con addosso tre paia di occhiali firmati dalle principali maison del settore. I due protagonisti della vicenda, un uomo e una donna, entrambi con precedenti penali, C. H. e M. D., rispettivamente di 38 anni e 36 anni, sono di origine indiana ma con cittadinanza australiana. La coppia è stata bloccata d ag li agenti della sezione volante e della squadra giudiziaria del commissariato di polizia di Capri e posta in arresto con l’accusa oltre che di furto aggravato anche di resistenza a pubblico ufficiale. I due ladri dopo le formalità di rito sono stati poi trasferiti a Napoli nelle celle di sicurezza della Questura prima di essere sottoposti al processo. Il rito tenutosi per direttissima, ha visto i due patteggiare una pena a nove mesi e dieci giorni a testa. Sembra anche che i due provenienti dalla penisola sorrentina, non fossero in regola con la documentazione relativa alla permanenza in Italia. Secondo a lcune indiscrezioni, inoltre, chi avrebbe assistito alla scena avrebbe riferito che 1 due apparivano piuttosto alterati come se fossero in stato di ubriachezza. La refurtiva, consistente in tre paia di occhiali griffati, dal valore comunque non indifferente, è stata restituita ai responsabili della boutique.