Fonte: Metropolis
di Marco Milano
«In era pre Covid Sorrento poteva vantare su oltre tre milioni di presenze l’anno. Oltre 2,8 milioni erano stranieri, per lo più provenienti dal Regno Unito e dagli Stati Uniti. Dobbiamo fare in modo che queste persone tornino a pensare all’Italia e alla nostra terra come luogo accogliente e sicuro, ma per farlo occorre una strategia collegiale che coinvolga l’intero comparto del turismo e tutti i livelli istituzionali e dare vita ad uno smart tourism all’avanguardia». Il sindaco di Sorrento Massimo Coppola pone l’accento sulla necessità di fornire sicurezza a residenti e visitatori. E non fa fatica a rimarcare che un potenziamento della campagna vaccinale – con priorità agli addetti del turismo – sarà un fattore decisivo. In tal senso Coppola lancia l’idea di un modello Sorrento, con «un tracciamento efficace che preveda tamponi in entrata e in uscita per i turisti. Nella campagna vaccinale occorre dare priorità anche agli operatori turistici», spiega. Gli Stati Generali sono l’inizio di un percorso che metterà a confronto tutte le categorie del settore, tra cui albergatori, ristoratori, guide turistiche e si concluderà a maggio con la presentazione di un piano operativo da condividere a livello nazionale. Anche se è evidente servirebbe anche aprire ai lavoratori e ai sindacati, pure in questa sede mediatica. A partire dagli stagionali, a cui il Comune di Sorrento ha già riconosciuto benefit e aiuti. All’evento di ieri, presenti tutti i sindaci della penisola sorrentina mentre da Capri il primo cittadino Marino Lembo evidenzia: «Vaccinare tutti nelle isole e nei posti turistici deve essere la strada maestra altrimenti andremo incontro al disastro. Guardiamo con interesse al modello greco, abbiamo già sollecitato il problema e siamo pronti a partire subito» dice Lembo