Fonte: www.ildenaro.it
di Marco Milano
Isole del golfo versione Corea del Sud e ripartenza del turismo. La “ricetta” per provare a gettare le basi del terziario per il 2020 e tracciare le linee post-lockdown arrivano da Capri ma il progetto ha i numeri per poter essere esteso ad Ischia, Procida, alle altre piccole terre bagnate dal mare sia in Campania che nelle altre regioni dello Stivale. “Tamponare” tutti i residenti e poi “aprire le frontiere” ai porti previa test rapidi e verifica della negatività e quindi dell’idoneità necessaria. Un’isola “incontaminata” potrebbe quindi a questo punto vivere il turismo e la stagione 2020 nonostante tutto. A lanciare l’idea dall’isola azzurra è stato Roberto Russo, manager della moda e a capo di una serie di fashion-boutique di lusso sulla terra dei Faraglioni e sul web la proposta ha fatto il pieno di visualizzazioni. “In attesa del vaccino – ha spiegato Roberto Russo – è giusto ipotizzare percorsi alternativi per tutelare le nostre persone, le nostre imprese, nostri potenziali clienti, ma soprattutto le nostre auspicabili riaperture. Questa potrebbe essere un’ipotesi di lavoro, molto interessante, se applicata in maniera corretta e senza alcun margine di errore. Per un’isola come Capri, è più facile gestire questa operazione, in quanto Capri ha una sola porta di ingresso ufficiale, cioè il porto di Marina Grande. La mia idea è tamponare tutti i cittadini di Capri ed Anacapri, poi avere uno screening su tutta la popolazione tamponata, inserendo tutte le informazioni in tempo reale e quindi creare un check point sanitario a Napoli, Sorrento e Castellammare per effettuare test sierologici a tutte quelle persone che desiderano arrivare a Capri”. Le persone che si sottopongono al test, con risultato negativo, saranno autorizzate ad entrare e ad ognuna sarà assegnata una “green card” da restituire al porto di rientro. “Avere un territorio immune – ha spiegato ancora Roberto Russo – significa non aver nessun contagiato. Sono un modesto imprenditore, che ha però l’obbligo, come tutti, di trovare soluzioni adeguate, per continuare a gestire le proprie attività e garantire posti di lavoro per il proprio personale”. Le misure chiaramente sarebbero da applicare anche ai pendolari e turisti giornalieri. Per tutti una “green card” per accedere al varco per le isole. Un modo per ripartire e che innesterebbe una prima marcia al turismo delle piccole isole, fermo come nel resto d’Italia, in attesa di capire come (e quando) l’economia possa dare l’avvio al motore.