Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri no al numero chiuso ma occorre riorganizzare i flussi e invece del modello Venezia per il turismo dovrebbe nascere il modello Capri. E’ la regolamentazione degli sbarchi la priorità per mantenere un livello sostenibile del ritmo derivante dal terziario e dal movimento di viaggiatori e vacanzieri in transito all’ombra dei Faraglioni. La stagione record che sta facendo sicuramente dell’isola azzurra una delle mete preferite per antonomasia in questo 2022 ha riaperto il mai sopito dibattito su numero chiuso e annesse misure per difendere lo standard qualitativo dell’offerta turistica. Numero chiuso è un concetto astratto, cosa significa in concreto? questa la posizione del sindaco di Capri Marino Lembo -Bisogna invece con urgenza affrontare la drammatica situazione della sicurezza agli sbarchi, l’incredibile numero di attracchi che si verificano a Marina Grande ma anche sul versante di Marina Piccola è una mina, un pericolo sul quale stiamo sopra ogni giorno. L’amministrazione comunale sta predisponendo un provvedimento che possa mettere un punto e tracciare una linea per il futuro. Non è pensabile continuare in questo modo, credo che Capri quest’anno abbia toccato la punta massima oltre la quale non si può andare perché in queste condizioni non ci sarebbe più sicurezza. Il piano accosti va riorganizzato, distanziando uno sbarco dall’altro, e poi rivedere rispetto al numero quotidiano di corse anche i navigli con i quali queste avvengono. Per esempio, se si pensava che a quella determinata partenza il mezzo di qualche anno fa trasportava quattrocento persone spiega il primo cittadino di Capri – e oggi ha capienza per settecento significa che il calcolo dei flussi va rielaborato in base alle attuali unità navali utilizzate per il traffico nel golfo. È necessario un tavolo con la Regione Campania e l’Autorità Marittima. Niente modello Vene- zia con tornelli ma un modello Capri ed il rilancio della consulta per il turismo. Questa la ricetta del presidente di Federalberghi isola di Capri Sergio Gargiulo. No al numero chiuso sì a un modello Capri fatto di organizzazione e regole dice il presidente degli albergatori – il problema dell’isola non si risolve di certo vietando a qualcuno di visitarla, Capri è patrimonio dell’umanità e come tale ognuno ha il diritto di ammirarla, ma per fruire di un territorio come il nostro occorre che ci sia regolamenta- zione degli sbarchi al porto ogni giorno. Inoltre, occorre un modello Capri, ovvero mettere regole, rispettarle e farle rispettare. Non dobbiamo prendere esempio d a nessuno né pensare che tornelli e altre iniziative possano essere soluzioni valide. Mi piacerebbe in questo senso che ci si possa sedere intorno ad un tavolo rimettere in piedi la consulta del turismo e discutere in quella sede di come si vuole andare avanti e pensare alla Capri del futuro