Fonte. Metropolis
di Marco Milano
Trasporto pubblico a Capri, si paventa l’assemblea permanente dei lavoratori, disagi in vista. La questione degli stipendi arretrati che sta tenendo banco sull’isola azzurra e che nei giorni scorsi è stata di nuovo sottolineata nel venerdì di protesta e di astensione dal lavoro per quattro ore dall’Usb Lavoro Privato, organizzazione sindacale e che aveva ricevuto anche la solidarietà delle due amministrazioni comunali isolane, potrebbe portare a nuove manifestazioni di protesta. In particolare ci sarebbe tra le ipotesi quella che i lavoratori dell’autoservizio pubblico possano riunirsi in assemblea permanente e di conseguenza astenersi dal lavoro. E’ una delle ipotesi al vaglio come si può evincere da una nota che Marco Sansone dell’esecutivo regionale e Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale dell’Usb Lavoro Privato hanno inviato nelle scorse ore alle autorità. Nella missiva si parla di «stato di agitazione del personale» informando le autorità che «i lavoratori nelle prossime ore potrebbero decidere di riunirsi in assemblea permanente con conseguente astensione dal lavoro per l’intera prestazione». Nel documento l’Usb Lavoro Privato ha ricordato che i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico locale «ad oggi non hanno ancora percepito il saldo della tredicesima mensilità (anticipo di soli cinquecento euro) e gli stipendi di dicembre e gennaio. A ciò continuano nella loro nota i dirigenti sindacali Usb Sansone e Vallini si aggiunge la mancata erogazione dei buoni pasto giornalieri (da settembre 2021) per un valore complessivo di circa seicento euro a dipendente ». Nella nota, inoltre, l’organizzazione sindacale ha anche evidenziato «la gravità della condizione familiare e lavorativa degli ottantuno dipendenti della società a seguito del mancato pagamento dei suddetti emolumenti e dell’aumento del costo dei generi di prima necessità». L’organizzazione sindacale ha di nuovo rivolto un appello alla Città Metropolitana di Napoli «di procedere, tempestivamente, con l’intervento sostitutivo retributivo relativamente al pagamento delle retribuzioni in favore dei dipendenti» in considerazione della «manifesta impossibilità» che sarebbe stata palesata da parte dell’azienda di far fronte ai pagamenti sollecitati.


















