Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Pendolarismo per Capri, venerdì nero a completamento di una settimana lavorativa difficile. L’altissima adesione sull’isola azzurra, da parte dei lavoratori del trasporto pubblico locale, allo sciopero nazionale della durata di quattro ore indetto dai sindacati di categoria nella giornata di ieri ha fermato, di fatto, la mobilità pubblica sulla terra dei Faraglioni. Le corse di autobus e funicolare coinvolte nella manifestazione di protesta dalle ore 9 alle ore 13 hanno portato come ovvia conseguenza disagi all’utenza. La giornata di sciopero era stata proclamata dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Fna e Faisa Cisal con astensione dalle prestazioni lavorative per quattro ore. Alla base della vertenza c’era l’interruzione del confronto sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria. A Capri sembra che inoltre insieme alle questioni di carattere nazionale c’era anche il malcontento per le criticità locali, e le problematiche legate al personale dell’autoservizio pubblico per il riconoscimento delle spettanze arretrate. Le conseguenze della protesta, in ogni caso, e cioè i disagi al regolare andamento della mobilità interna sono state la ciliegina sulla torta del povero popolo pendolare, quello che ogni mattina in diverse centinaia di unità si imbarca alle prime luci dell’alba dalla terraferma, dalla penisola sorrentina, da Castellammare, da Napoli per fare rotta verso l’isola azzurra per una normale giornata di lavoro. Un’odissea quotidiana minata da problemi e criticità di vario genere, tipo e natura. A farla da padrone in questa settimana è stato soprattutto l’andamento dei collegamenti ma r i t t im i e delle relative condizioni meteo che hanno alleggerito il già esiguo prospetto quotidiano di corse tra l’isola e la terraferma costringendo i lavo rat o r i pendolari sia del comparto pubblico che privato a interrompere anzitempo la propria giornata professionale o ad arrivare solo a tarda sera a casa propria in concomitanza con il ridotto e straordinario piano di viaggi via mare senza le varie corse annullate o soppresse.


















