Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri non dimentica la morte sul lavoro di Emanuele Melillo. Domani mattina, come annunciato, a un anno esatto da quel tragico evento che vide una giovane vita, quella di un autista di autobus, spezzarsi troppo presto, l’UsbLavoro Privato terrà un presidio a Capri, a Marina Grande sul luogo dell’incidente. La manifestazione inizierà alle ore 11 come comunicato da Marco Sansone del Coordinamento Regionale Usb al Prefetto di Napoli e alla Questura di Napoli, oltre che all’azienda di trasporto pubblico e ai sindaci dei due comuni isolani. «In occasione dell’anniversario ha detto attraverso i social Marco Sansone dell’Usb – del tragico incidente in cui perse la vita Emanuele Melillo, saremo a Capri per chiedere ancora una volta giustizia e verità ». E in un documento il Coordinamento Nazionale Usb Lavoro Privato settore Tpl ha sottolineato come «per Emanuele è omicidio sul lavoro, così come lo è per i 581 lavoratori deceduti sul loro posto di lavoro dall’inizio del 2022». Dopo quella giornata che purtroppo rimarrà sempre scolpita nella memoria collettiva «al momento risultano indagate sette persone, cinque funzionari della Città Metropolitana di Napoli, un medico e l’amministratore unico dell’Atc è scritto nella nota ufficiale dell’Unione Sindacale di Base inizialmente qualcuno voleva attribuire ad Emanuele la responsabilità dell’incidente, poi, dopo i primi risultati delle indagini e dell’autopsia del giovane autista, hanno dovuto ricredersi. E’ necessario restituire sicurezza ai servizi pubblici essenziali, agli utenti e agli stessi operatori del settore ai quali va riconsegnata la professionalità di valutare il fattore rischio dei mezzi e dei percorsi». Il Coordinamento Nazionale Usb Lavoro Privato settore Tpl he ha dato appuntamento a «lavoratori e cittadi-ni tutti è scritto – ad un presidio sul luogo dell’incidente che ha visto coinvolto Emanuele affinché non si spenga l’attenzione su quanto accaduto e la sua famiglia ottenga verità e giustizia» ha invitato a sottoscrivere on line una proposta di legge, presentata insieme a Rete Iside per l’introduzione del «reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi e gravissime alle lavoratrici ed ai lavoratori» per la quale è stato creato un apposito link dove raccogliere le sottoscrizioni di tutti.