Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Tragedia del bus di Capri ancora in attesa della verità, intanto prorogata l’ordinanza per la strada di Marina Grande teatro del dramma. «Settanta giorni dall’incidente di Capri il post pubblicato sul social network Facebook da parte di Marco Sansone, dirigente dell’organizzazione sindacale Usb in cui ha perso la vita Emanuele Melillo. Forse sono io che non conosco i tempi per ottenere i risultati di una perizia, intanto, mentre aumentano vertiginosamente i morti sul lavoro». Oltre due mesi, dunque, da quel tragico 22 luglio quando di buon mattino un autobus di linea partito da Marina Grande con direzione il centro di Capri, dopo il primo tornante in salita è, invece, precipitato nel basso, nel vuoto finendo incastrato alle spalle della spiaggia. Da quel giorno si piange la morte di un giovane, di un trentaduenne che stava per diventare papà, diversi feriti fanno i conti con le paure e i ricordi di quegli attimi terribili, un’isola intera continua a guardare con tristezza a quella data sul calendario. Esami e prove ancora in fase di analisi e accertamenti, compresa l’ispezione sulla carcassa del mezzo che è stato recuperato nei giorni successivi all’incidente, in attesa di capire cosa sia realmente accaduto quella mattina, quali cause e quali motivi hanno portato ad un incidente così grave e tragico. Intanto è stata prorogata sino alla fine del mese di ottobre l’ordinanza con la quale si regola la mobilità stradale lungo l’arteria stradale che collega il centro di Capri con il porto di Marina Grande, sul versante che sovrasta l’ala del molo commerciale teatro della tragedia. Anche per l’intero mese di ottobre, infatti, resterà in vigore la modifica temporanea alla viabilità firmata dal primo cittadino di Capri Marino Lembo «a tutela della pubblica incolumità e per motivi di sanità e sicurezza pubblica» come evidenziato nel provvedimento comunale.

















