Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Tragedia del bus a Capri, ascoltata la testimonianza di un passeggero. Continua il processo sulla morte del giovane autista napoletano Emanuele Melillo, che perse la vita a Capri il 22 luglio 2021 alla guida di un autobus di linea che dopo aver affrontato il primo tornane dal capolinea di Marina Grande in direzione del centro di Capri precipitò letteralmente nel vuoto dopo aver sfondato la ringhiera laterale della strada provinciale che collega il borgo marinaro con Capri. La nuova udienza al Tribunale di Napoli dell’altro giorno è servita per ascoltare tre testimoni chiamati a deporre dal Pubblico Ministero. E oltre al passeggero dell’autobus sono stati sentiti anche i due tecnici dell’autopsia. È stato confermato il riscontro già dichiarato nei verbali redatti dal medico legale al momento dell’esame autoptico, che in aula ha anche tracciato le modalità e le cause del decesso. La testimonianza della persona che si trovava a bordo del mezzo precipitato è stata utile a confermare che il giovane autista era perfettamente vigile ed attento sino al momento del tragico impatto. In aula erano presenti i familiari di Emanuele Melillo che avrebbero ritenuto molto positiva la testimonianza del passeggero. La prossima udienza di rinvio è stata fissata per il prossimo giovedì 17 aprile sempre al Tribunale di Napoli. Il processo, ricordiamo vede sedere sul banco degli imputati tre persone. La Procura di Napoli, infatti, all’inizio di marzo 2023, il giorno 3, attraverso i sostituti procuratori Maurizio De Marco e Giuseppe Tittaferrante aveva chiesto il rinvio a giudizio di tre indagati, il medico al quale la società di trasporto aveva delegato la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, il legale rappresentante della stessa società, e un funzionario della Città Metropolitana di Napoli.