Anna Maria Boniello – Capri. Continuano a scoppiare a Capri le grane estive, iniziate all’ inizio della stagione turistica con il solito tormentone del numero chiuso che ha diviso l’ isola tra favorevoli e contrari. Ora appare sulla scena una nuova polemica messa in campo dall’ Ascom di Capri. Il presidente di Confcommercio Beppe Massa, il 10 luglio ha inviato una durissima nota, con allegata documentazione fotografica, sull’ eccessivo numero di barche ormeggiate la domenica nella baia di Marina Piccola.
Nella lettera che è stata inviata alla Capitaneria di Porto di Napoli, a quella di Capri, al sindaco Gianni De Martino, alla Federalberghi isola di Capri, all’ associazione Capri Excellence e alla Stazione Carabinieri di Capri e alla Tenenza della Guardia di Finanza, il presidente dell’ Ascom segnalava la sua preoccupazione per quanto sta accadendo nelle acque intorno all’ isola azzurra, sul numero eccessivo di barche da diporto che stazionano in particolare nella Baia di Marina Piccola.
«È uno scempio che non può essere ancora tollerato – denuncia Massa – che oltretutto avviene in barba alle ordinanze e disposizioni della Capitaneria che le hanno emanate». E infine, il presidente Ascom pone un interrogativo: «Si può assistere, e fino a quando, a uno spettacolo così triste per ogni caprese che vede deturpato il proprio mare da torme di diportisti giornalieri?» Poi Massa conclude il suo appello: «L’ Ascom crede sia giunto il momento di correre ai ripari, seppur tardivi, e di attuare i dovuti controlli a mare da parte di chi di dovere».
Sulla stessa linea del presidente dei commercianti si schiera anche il sindaco di Capri che nel commentare la lettera indirizzata alle Capitanerie e ricevuta per conoscenza, replica: «La nota Ascom Capri conferma tutte le nostre preoccupazioni sull’ aggressione che l’ isola subisce». Gianni De Martino interviene sul caso e continua: «Indubbiamente è il riconoscimento della bellezza e dell’ attrazione che caratterizza Capri, ma è anche il segnale della necessità di individuare forme di disciplina per limitare soprattutto lo sfruttamento che Capri subisce. Siamo favorevoli affinché vengano rispettate le regole e perciò il nostro appello è proprio quello di non transigere nei confronti di chi approfitta della difficoltà dei controlli da parte delle istituzioni competenti. Ritengo che sanzionare chi viola le regole possa essere un primo passo per far capire che Capri non è un parco giochi e che qui si devono rispettare le norme e l’ ambiente». Conclude De Martino: «Tutti dobbiamo collaborare e il Comune di Capri non si tira indietro e proprio per questo sono già allo studio e di imminente attuazione provvedimenti a tutela del nostro territorio».
Di parere diverso è il presidente di Federalberghi isola di Capri, Sergio Gargiulo: «I problemi legati al turismo dovrebbero essere prima discussi e risolti all’ interno della consulta del turismo, e poi rilanciare proposte o denunce all’ opinione pubblica. Senza fare polemica dice Gargiulo la Baia di Marina Piccola, due miglia di specchio d’ acqua, è stata da sempre luogo di ritrovo di motoyacht di diportisti e megayacht di una certa importanza. Imbarcazioni che ben rendono all’ economia dell’ isola». E conclude Gargiulo: «Dobbiamo renderci conto che il comparto turistico comprende vari aspetti, noi restiamo contrari al «famoso» numero chiuso, che oltretutto suona anche male e non vorremmo che oggi venisse allargato anche alla sosta di imbarcazioni da diporto e yacht.

















