Fonte: Roma
di Teresa Mori
Tutto è pronto per dare vita alla seconda edizione del Festival internazionale di Capri. Ai nastri di partenza per fare gli onori di casa, erano presenti l’ assessore al Turismo di Anacapri Manuela Schiano in rappresentanza dei Comuni di Capri e Anacapri, l’ assessore al Turismo della Regione Campania Felice Casucci, il direttore artistico del festival Geppy Gleijeses e l’ amministratore unico Scabec Pantaleone Annunziata. Diretta nuovamente da Geppy Gleijeses, la kermesse si terrà dall’ 8 al 24 settembre in diverse suggestive location fra Capri e Anacapri. Protagonista il teatro e la musica nelle sue molteplici sfaccettature oltre ad un doveroso e sentito omaggio al grande autore Raffaele La Capria, cittadino caprese di adozione che nel mese di ottobre prossimo avrebbe compiuto 100 anni.
«Un festival internazionale nell’ isola più bella del mondo, in cui nulla di “organico e prolungato nel tempo” si era mai tenuto, un’ assoluta novità – dichiara Gleijeses – vogliamo regalare ai capresi e al grande turismo culturale un festival di “arte popolare”, cominciando con un omaggio al tormentato popolo curdo, presentando alcuni tra i migliori attori italiani, da Gabriele Lavia a Pino Micol, da Monica Guerritore ad Alessandro Preziosi, ricordando Raffaele La Capria, offrendo un ballo anni ’60, un tributo a Pino Daniele, celebrando il centenario di “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, e tanto altro ancora».
«Un omaggio alle arti e alla cultura che risiedono su questa isola – argomenta Annunziata Pantaleone, amministratore unico di Scabec – Capri, terra del sogno.
Da secoli meta di scrittori, poeti e protagonisti degli eventi che hanno contribuito a costruire il mondo che conosciamo. L’ imperatore Tiberio Claudio Cesare Augusto, lo scrittore Pablo Neruda, il politico e filosofo russo Lenin: nel corso dei secoli l’ isola azzurra ha ospitato persone e personalità che hanno scritto pagine indelebili della nostra storia. A tutto questo scenario magico è dedicato il festival».
Ad inaugurare la kermesse – l’ 8 settembre alle ore 21 presso il Chiostro Grande della Certosa di San Giacomo – l’ esibizione in esclusiva per l’ Italia di Aynur Doan. Con il concerto della più grande cantante curda, il festival vuole in questo modo rendere omaggio e ricordare le persecuzioni, i genocidi, le discriminazioni a cui è sottoposto in Iraq, Iran, Siria, Armenia, Turchia, in ogni parte del mondo e in ogni tempo. Oltre alla mansione meramente performativa il festival quindi si propone di creare, per questa edizione,una serie di suggestione dalla forte valenza sociale ed antropologica.