Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Boom di arrivi a Capri, la stagione turistica 2022 potrebbe portare il contributo di sbarco a entrate record, ma intanto si cerca di porre un freno ai furbetti della tassa di sbarco provenienti dalla penisola sorrentina, ma anche dai moli stabiesi e torresi. I numeri da guinness che si stanno registrando dall’inizio della stagione, che ancor p r ima de l l’ ing re s so dell’estate si preannuncia da tutto esaurito, come e meglio degli ann i pre -pandem ia , possono portare nelle casse comunali un gettito destinato a entrare negli annali. Introiti che potrebbero superare anche i quattro milioni di euro che, come prev is to da l le motivazioni che hanno portato all’istituzione del contributo di sbarco serviranno a «finanziare interventi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi ed attività in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità». Un robusto supporto, dunque, ai costi che sostengono le casse municipali sulla terra dei Faraglioni per mantenere adeguat i standard di servizi per turisti, viaggiatori e vacanzieri che fanno rotta con destinazione l’isola di Capri. Un inghippo che preoccupa rispetto al perfetto funzionamento degli ingranaggi del contributo di sbarco, però, sembra essere quello legato agli approdi al di fuori dei tradizionali porti di arrivo a Marina Grande. Lo scoglio caro all’imperatore Tiberio, infatti, come tutti i territori insulari, è raggiungibile anche laddove non esistono moli ufficiali e quindi scatta la necessità di istituire simboliche dogane per evitare i cosiddetti furbetti dello sbarco. Nel regolamento si legge che il contributo di sbarco è riscosso, unitamente al prezzo del biglietto, da parte delle compagnie di navigazione e aeree o dai soggetti che svolgono servizio di trasporto di persone ai fini commerciali. Ma come si può verificare l’effettivo sbarco, magari a Marina Piccola o in altri piccoli porticcioli e imbarcadero che contornano l’isola azzurra? E’ questa la preoccupazione, dunque, degli addetti ai lavori in questo anno che sembra preannunciarsi dal gettito record, ovvero che a fronte di dati mai registrati prima, in realtà alla ch iusura d i cassa s i rischia di non trovarsi con i conti. Se ci si imbarca di buon mattino da qualche località della penisola o della costiera, tanto per citare alcune delle possibilità, e si attracca al volo a Capri, a Marina Piccola, chi ci sarà come l’esilarante scena de l f i lm Non ci resta che piangere con Massimo Troisi e Roberto Benigni a recitare la fatidica frase: dove andate, quanti siete, un fiorino?