Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Rispetto delle regole per godere il mare in sicurezza. Sos per le acque di Capri dopo la morte della Caretta Caretta investita da un’imbarcazione alle bocche di Capri. Una tartaruga a seguito di un impatto con un’imbarcazione, è stata soccorsa nel tentativo, risultato poi vano, di salvarle la vita. Ma purtroppo nulla di fatto. E crescono rabbia e sconforto per le condizioni di pericolosità in cui versano nei mesi estivi i mari delle località vacanziere. «Rispettate le regole, rispettate il parco, rispettate la velocità consentita per non arrecare danno ad altre persone o animali. Le bocche di Capri nei mesi estivi si trasformano in vere e proprie autostrade del mare con mezzi che sfrecciano veloci. Quel tratto di mare & fondamentale per il passaggio di cetacei e tartarughe che passano tra i golfi di Napoli e Salerno. Rispettiamoli e godiamoci il m are in tutta sicurezza» è l’appello lanciato dal Parco Marino di Punta Campanella con i responsabili dell’area protetta che si erano prodigati in prima linea insieme alla capitaneria di porto e ad alcuni animalisti capresi per tentare l’impossibile ed evitare alla povera tartaruga una fine dolorosa, improvvisa, prematura, m a soprattutto ingiusta perché figlia di uno dei grandi mali degli ultimi anni del mare isolano, ovvero l’alta velocità delle centinaia di imbarcazioni che praticamente invadono quelle acque che un tempo fecero sognare imperatori e divi e che oggi sono all’ordine del giorno in fatto di caos, rumore, invivibilità. Il tempestivo intervento di soccorso e l’operazione chirurgica della stazione zoologica A. Dohrn di Portici non ha potuto evitare che la ferita alla testa, causata dall’impatto con un’imbarcazione si rivelasse mortale per il povero animale, un abitante dei mari, u n dono di Madre Natura. Una delle cause maggiori di morte in estate per questi meravigliosi abitanti dei nostri mari. Ora più che mai torna di grande attualità l’urgenza di un’area marina protetta dell’isola di Capri, una zona di mare tutelata e sorvegliata dove ci siano regole certe di comportamento e soprattutto si eviti una giungla galleggiante, dove vige la legge del più forte o come nel caso del mare la legge di chi corre più veloce. A nulla valgono i buoni propositi e le belle parole se non si inizia dal rispetto delle regole, dal limiti di velocità via mare per i quali di recente si è invocato addirittura un a sorta di barcavelox che potesse riportare Ordine prima che si arrivi al collasso definitivo di uno dei patrimoni azzurri più belli e ambiti del mondo m a che continuando così rischia soltanto di essere teatro di avvenimenti ed episodi da dimenticare.