Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri arriva il «moto-soccorso». Quattro motociclette, infatti, saranno adibite dall’Asl Napoli 1, a servizio 118, una delle quali sarà destinata esclusivamente all’isola azzurra. I mezzi a due ruote sono stati voluti per intervenire in modo rapido in caso di codice rosso come l’infarto e l’arresto cardiaco e in situazioni come la presincope. A bordo della moto ci saranno l’autista soccorritore e l’infermiere ma non il medico. Le moto sanitarie, in aggiunta ai servizi già esistenti, effettueranno servizio diurno per conto dell’Asl Napoli 1, dodici ore al giorno da domani e sino al prossimo 2 agosto, tre a Napoli e una, come detto, sull’isola di Capri. «Il senso della operazione ha spiegato il direttore del 118 Giuseppe Galano – è di arrivare con un mezzo più agile dell’ambulanza nelle situazioni nelle quali il tempo è un fattore cruciale. L’infermiere in caso di arresto cardiaco può effettuare il primo soccorso con il defibrillatore. In caso di sospetto di infarto può effettuare il cardiogramma, inviare l’esito alla centrale operativa grazie alla telemedicina e, se l’esame conferma che si tratta proprio di infarto, può, sulla base di un protocollo già attivo, somministrare i primi farmaci salvavita, sotto la guida a distanza del medico della centrale. Si guadagnano minuti preziosi ha aggiunto Galano che è anche il presidente campano dell’associazione anestesisti rianimatori ospedalieri emergenza area critica in attesa che arrivi l’ambulanza per trasportare il paziente in ospedale. Anche in caso di lipotimia o di incidente l’equipaggio della moto può effettuare i primi soccorsi». Perplessità sulla scelta delle moto, invece, di implementare il numero delle tradizionali ambulanze nel mese estivo sono state espresse dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, alla quale aderiscono anche medici e infermieri impegnati nel servizio del 118. «Sarebbe stato meglio che si fossero attivate per il periodo estivo quattro normali ambulanze in aggiunta a quelle già in circolazione – ha detto infatti il presidente Manuel Ruggiero – sia pure senza medico, che le moto, le quali ovviamente non possono trasportare il paziente in ospedale».