Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Saranno i professionisti esterni a smaltire le pratiche di condono edilizio giacenti al comune di Capri. E’ stato completato, infatti, l’iter per il conferimento a tecnici non interni del compito di coordinamento di tutto quanto concerne le istanze di sanatoria presentate negli anni scorsi sull’isola azzurra. La giunta comunale, guidata dal sindaco Marino Lembo, aveva già deciso in questo senso di dare indirizzo al Dirigente del Settore VI Ufficio Urbanistica ed Edilizia Privata per procedere all’istruttoria e definizione delle pratiche di condono ancora giacenti con conferimento di uno specifico incarico a professionisti esterni, «dotati di adeguata esperienza in materia di condono edilizio, coadiuvati dall’ufficio tecnico comunale». Ora dopo la pubblicazione del bando per la manifestazione di interesse a svolgere l’incarico è stato deciso di assegnare tale attività all’atp, (un’associazione temporanea di professionisti) composta dagli architetti Maria Lucia De Angelis e Salvatore Antonio Fornaro. Nel dispositivo comunale è stato anche specificato che tale ruolo è stato riconosciuto alla sopracitata associazione dei due professionisti per aver «dimostrato di aver maturato sufficiente esperienza nella trattazione delle pratichecondonistiche sia in qualità di membri di Clp che come tecnici incaricati per l’espletamento delle pratiche, in considerazione, poi, della conoscenza del territorio e relativo regime vincolistico gravante sullo stesso, dimostrata da entrambi i tecnici per la definizione delle pratiche di condono edilizio». Secondo quanto stabilito dalla determina dirigenziale che segue l’atto di indirizzo fornito agli uffici competenti dalla giunta comunale all’associazione temporanea professionale dei due architetti verrà riconosciuto per ogni «completamento» di pratica di condono edilizio presentata al comune di Capri un importo di centocinquanta euro (oltre Iva e Cassa Previdenziale), per un investimento complessivo di spesa su questa materia di poco meno di quarantamila euro, diecimila dei quali già. impegnati in acconto in attesa dell’approvazione del bilancio.

















