Fonte: Il Mattino
di Antonella Forni
Mentre i jazzofili campani attendono l’ edizione 2019 di «Pomigliano jazz», il più importante dei festival jazz campani, anzi l’ unico vero festival campano dedicato alla musica di radice afroamericana dotato di un vero progetto, «Jazz inn Capri» chiude l’ agosto isolano con leggerezza: scegliendo riletture jazzistiche di repertori leggeri, collezionando dediche ed evocazioni di grandi protagonisti della canzone.
Arrivata alla nona edizione, la piccola rassegna ad ingresso libero si svolgerà da stasera al 29 agosto: si apre nei giardini della Flora Caprese con Gianluca Guidi, figlio d’ arte (di Lauretta Masiero e Johnny Dorelli) che in «Ciao Frank» si esibisce in stile crooner per un omaggio a The Voice e al suo canzoniere, jazzato ma non troppo, appunto: a sinatreggiare con lui Andrea Rea al pianoforte, Tommaso Scannapieco al contrabbasso e il direttore artistico del festival Elio Coppola alla batteria.
Domani cambio di scena e di location: appuntamento, alle 19, con il Saxofollia Project nell’ ex cattedrale di Santo Stefano sulle scale della piazzetta-salotto del mondo, protagonista il quartetto di sax composto dal sax soprano Fabrizio Benevelli, dal sax contralto Giovanni Contri, dal sax tenore Marco Ferri e dal sax baritono Alessandro Creola alle prese all’ ora del tramonto con «Diffusion», tributo ai grandi del jazz, George Gershwin a Bill Evans, ma anche a Bruno Martino, signore del night, anche lui abituato ad esibirsi al confine tra il jazz e la canzone.
Il 28 si torna ai Giardini della Flora Caprense con «Non gioco più – Mina ed altre canzoni», giocando stavolta a interpretare con libertà improvvisativa gli hit di Nostra Signora della Canzone Anna Maria Mazzini con Greta Panettieri alla voce, Andrea Sammartino al pianoforte, Daniele Mencarelli al basso, Alessandro Paternesi alla batteria.
L’ ultima serata, giovedì, sarà dedicata a Stevie Wonder: il repertorio dell’ uomo di «Isn’ t she lovely» sarà affidato a Simona Bencini, voce dei Dirotta su Cuba e Mario Rosini: ad accompagnarli in «Wonderland» il sassofono di Daniele Scannapieco e la sezione ritmica formata da Giuseppe Venezia al basso ed Elio Coppola alla batteria.