Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri alla ricerca del pane. E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno nelle scorse ore lo stop all’unica rivendita diretta di pane nel centro isolano a pochi passi dalla piazzetta. Una chiusura che sarebbe stata decretata dopo un controllo di carattere sanitario e che ha mutato in un attimo la tradizionale scena del mattino, quando in via Parroco Canale, l’antica stradina che collega via Le Botteghe, (che i capresi chiamano la via di sotto) con via Listrieri che conduce a Sopramonte (a strada e copp), si vedevano persone in fila in attesa di acquistare pane fresco. Ora, invece un blitz estivo post-Ferragosto ha messo in stand by la rivendita di pane, biscotti, pasticcini e snack da rosticceria Da Annalisa. In un post ai nostri amati e speciali clienti la stessa titolare ha spiegato che dopo un improvviso controllo, hanno deciso che dopo anni e anni non possiamo più servirviperché manca il bagno. Vi ringraziamo e speriamo di rincontrarvi al più presto, questo il messaggio che si conclude con un ringraziamento speciale alle
collaboratrici. Dalle scorse ore, dunque, considerando che l’altro riferimento storico per il pane a Capri, il forno, era chiuso già dall’avvio della stagione turistica per una pausa sabbatica, per acquistare sfilatini, panini, la classica sciuscella ma anche tarallini e fette biscottate artigianali bisognerà recarsi presso salumerie, minimarket alimentari e supermercati, oppure optare per l’altro territorio isolano, Anacapri, dove, invece, ci sono due panetterie. E se gli appassionati di cucina e arte bianca, come un ritorno al 2020 stanno facendo scorta di lievito per tornare a pane e panini fatti in casa, rispolverando anche le catene di lievito madre in giro per l’isola azzurra, si cerca una soluzione per consentire che nel centro di Capri turisti e residenti, vacanzieri stanziali e viaggiatori mordi e fuggi possano di nuovo fruire del punto dove
acquistare l’oro bianco. In tanti hanno espresso solidarietà ai titolari per quanto accaduto chiedendo che al più presto si possa tornare alla quotidiana abitudine di poter fare scorta di pane cafone, bacetti, sciuscielle, sfilatini nel vicariello vicino la piazzetta.


















