Anna Maria Boniello. Capri – Protestano i sindaci di Capri e Anacapri allarmati dall’annunciata sospensione del collegamento della navetta fra Molo Beverello e la Stazione Marittima di Calata di Massa, un servizio istituito nel 2007 per collegare i due scali portuali, quando la regione decise di eliminare gli approdi di traghetti e navi veloci dal Molo Beverello, che da circa 10 anni è stato adibito solo agli ormeggi di unità veloci. La navetta di collegamento fu parte integrante dell’assenso dei sindaci delle isole che videro in questo servizio una soluzione utile ad evitare i disagi sugli spostamenti che gli utenti delle vie del mare dovevano subire per raggiungere i due diversi scali distanti da loro oltre un chilometro non percorribile a piedi ne con automezzi all’interno dell’area portuale che è inibita al traffico veicolare e pedonale. Immediatamente dai due comuni è partita una nota congiunta firmata dal sindaco di Capri Gianni de Martino ed il sindaco di Anacapri franco Cerrotta indirizzata al prefetto di Napoli Gerarda Maria Pantalone, al presidente della Regione Vincenzo De Luca ed al presidente dell’autorità di sistema portuale dott. Pietro Spirito ed al presidente della IV Commissione trasporti ing. Luca Cascone. I due primi cittadini nella loro lunghissima nota obiettano che il servizio navetta all’interno del porto di Napoli tra Molo Beverello e Porta di Massa era stato stabilito nell’ambito della conferenza dei servizi a cui parteciparono Prefetto e rappresentanti regionali su richiesta dei sindaci delle isole a seguito di una serie di manifestazioni organizzate dalle rappresentanze degli utenti delle isole del golfo e l’istituzione della navetta , giunta ormai al decimo anno di servizio, aveva lo scopo di mitigare i gravi disagi che erano nati dalla separazione degli scali delle unità veloci ed i traghetti. E l’istituzione del servizio a mezzo di bus agevolò gli spostamenti tra i due scali di partenza. E proprio la garanzia dell’istituzione del servizio di navetta fu il motivo fondamentale che portò le comunità isolane ad accettare la divisione dei natanti e lo spostamento da Molo Beverello a Calata di Massa, coprendo una distanza tale che non è facilmente percorribile da anziani, mamme con bambini o persone oberate da difficoltà motorie, e soprattutto in caso di intemperie, pioggia e vento, quando per avverse condizioni meteomarine e soppressione di aliscafi è necessario raggiungere calata di massa per gli unici collegamenti garantiti. L’abolizione del servizio ha sollevato sull’isola un coro di proteste che sicuramente coinvolgerà le associazione degli utenti delle vie del mare, anche perché all’interno del porto non esiste un percorso pedonale protetto e sicuro ed è estremamente pericoloso lo spostamento a piedi fra i due moli per i passeggeri sprovvisti di mezzo proprio, e diventa ancora più pericoloso al calar delle tenebre. I due sindaci, firmatari del documento, chiedono quindi un’adesione a quanto già scritto ai sindaci di Ischia e Procida che l’ADSP Mar Tirreno Centrale di recente nomina nell’attuare provvedimenti ed iniziative di sua competenza consideri la necessità di mitigare tutti i disagi segnalati dalle due amministrazione e dia immediate assicurazioni di mantenere in essere il servizio attuale delle navette di collegamento e di convocare in tempi brevi un tavolo di concertazione presso l’autorità di sistema per affrontare tutte le problematiche legate ai progetti di sviluppo del porto di Napoli che possono avere impatto sulla mobilità dell’utenza da e per le isole.