Giunta alla sesta Edizione, la Rassegna Cinematografica “Capri, Schermi d’Arte”
spostatasi da Anacapri a Capri, dedica quest’anno un piccolo ma importante Tributo a
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore turco naturalizzato italiano che ha saputo
emergere nel panorama cinematografica del bel paese grazie alla capacità di raccontare
storie semplici ed emozionanti. Ferzan Ozpetek è un cineasta anticonformista, dallo
stile inconfondibile, asciutto ed essenziale. Turco naturalizzato italiano, rappresenta il
ponte di collegamento tra la sua cultura e quella italiana. Nei suoi film affronta la
tematica che più gli sta a cuore: la diversità, che sia di razza, sessuale o di classe. La
maggior parte dei lavori del regista sono ambientati a Roma, città cui è molto legato. Il
primo flm in cui ha lavorato come regista è proprio di un napoletano, parliamo di
“Scusate il ritardo”, secondo _lm del compianto Massimo Troisi. Il debutto come regista
di Ozpetek risale al 1997, con “Il bagno turco”. La pellicola ebbe un grande successo di
critica e di pubblico ma la consacrazione arriva con “Le fate ignoranti” del 2001, interpretato
da Stefano Accorsi e Margerita Buy, vincitore di 3 Globi d’oro e 4 Nastri d’argento.
Seguiranno “La Finestra di fronte” con Giovanna Mezzogiorno e Raoul Bova, che porta a
casa 5 David di Donatello, 3 Nastri d’argento, 4 Ciak d’oro e 3 Globi d’oro. I film successivi
sono “Cuore sacro” del 2004, “Saturno contro” del 2007, ”Un giorno perfetto” del 2008,
primo film in cui non lavora su una sua sceneggiatura. Nel 2009, esce “Mine vaganti”,
ambientato a Lecce, altra città amata dal regista. Dopo alcune regie teatrali, Ozpetek
torna al cinema con “Magnifica presenza” del 2012 e “Allacciate le cinture” del 2014.
“Rosso Istanbul” esce a marzo 2017, basato sul suo romanzo omonimo. Parafrasando un
celebre film di Totò, potremmo dire che Ferzan Ozpetek è “un turco napoletano”. “Napoli
Velata” è il titolo del nuovo film del regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek,
nelle sale a partire dal 28 dicembre. La protagonista è una straordinaria Giovanna
Mezzogiorno che nel film è attorniata da tante altre donne, come Luisa Ranieri, Maria
Pia Calzone, Isabella Ferrari, Lina Sastri, Anna Bonaiuto. Il suo ultimo flm “Napoli velata”
è stato definito “un film sensuale e femminile come Napoli”. In un’intervista a Vanity Fair,
Ozpetek parla proprio della presenza femminile sul set, molto più alta rispetto agli altri
film del regista: “Il set è così pieno sempre di donne che mi rendo conto di quanto
questo sia forse il film più femminile che ho fatto. Ma a metà lavorazione il protagonista
maschile non è ancora arrivato”. Il protagonista maschile di cui parla è Alessandro
Borghi, che ha una storia passionale con la Mezzogiorno, in un thriller psicologico che
appassionerà gli spettatori. Ozpetek dice che tra i due attori è nato subito un buon
feeling: “Tra i due c’è chimica, insieme sono fatti di cinema, si capiscono al volo”. Ma c’è
un’altra “femmina” protagonista del film ed è proprio la città di Napoli, che il regista ha
scoperto tre anni fa, quando ha dovuto preparare “La Traviata” per il San Carlo. Un amore
a prima vista: “Da tempo sapevo che avrei voluto fare un _lm su Napoli, la quarta città,
dopo Istanbul, Roma e Lecce, in cui mi sono sentito subito a casa. Un luogo di cui è
impossibile non innamorarsi”. E ancora, in un’altra intervista: “È un luogo sospeso tra
magia e sensualità, ragione e follia. Napoli conosce l’arte della seduzione e in questo è
molto femminile. Se ti accetta, ti abbraccia e ti dà tutto quello che vuoi. Io l’ho sentito”. E
proprio alla città di Napoli è dedicato tutto il film, una città che scopriamo in tutto il suo
splendore: “Per la prima volta dedico un film a una città, la sento vicina come una
persona cara”. E, sul finale, la splendida voce di Arisa che canta “Vasame”, un brano scritto
da Enzo Gragnaniello. Anche in questa edizione la costante presenza del critico cinematografico Italo Moscati, che racconterà a trent’anni dalla morte il Cinema di Sergio
Leone. Altri film quest’anno in Rassegna: “L’intelligenza del cuore. Ilaria Occhini” di
Mauro Conciatori, un ritratto intenso e intimo della Signora Ilaria Occhini, grande attrice
italiana, che si racconta in una lunga intervista tra aneddoti della sua carriera e ricordi
personali, “Sono Gassman! Vittorio, re della commedia”, di Fabrizio Corallo, che ricostruisce
vita e carriera del Mattatore dagli inizi nel 1943 sino agli ultimi anni in cui combattè
contro la depressione. Dedico questa sesta edizione della Rassegna Cinematografica al Maestro Zefirelli (1923-2019), tra i massimi esponenti dell’Arte e della Cultura
Italiana del XX° secolo, che con la Sua Arte ha sempre onorato e portato alto il nome
dell’Italia nel Mondo.
Ciao Franchino, forever with me!
Paolo Spirito
fonte: comunicato stampa