Capri. – Tra i tanti problemi che si sono verificati a Capri in questa lunga estate che ormai si alla fine, quelli che sicuramente resteranno al vaglio delle forze dell’ordine sono il degrado delle stradine intorno al centro storico dove si ammassano i rifiuti anche in pieno giorno, gli atti vandalici e gli schiamazzi notturni e immissioni sonore nelle strade e nei luoghi pubblici all’aperto. Varie segnalazioni e diffide su questi casi sono arrivate da cittadini e turisti, che lamentavano volumi alti fino a notte inoltrata in ville, case private, giardini pubblici e anche in qualche terrazza d’albergo dopo gli orari consentiti fissati dal regolamento comunale tra le 24 e l’1 del mattino. Ora sono molti a chiedere una regolamentazione su una problematica, in particolare quella delle discoteche all’aperto, che ormai porta l’isola azzurra da luogo della quiete a diventare simile alle notti di Ibiza in Spagna e Mykonos in Grecia. Negli uffici di polizia e dei carabinieri e nelle sedi di competenza del Comune sono arrivati una serie di esposti già a inizio estate quando iniziarono le feste all’aperto e quando al giardinetto pubblico della Flora Caprense incominciavano ad assembrarsi fino a tarda notte gruppi di giovanissimi attratti dalla bellezza del luogo e dalla musica del dj. Stesso spettacolo per le esclusive terrazze all’aperto di alberghi a cinque stelle o party privati nelle ville dei vacanzieri. Ma la vera guerra a colpi di diffide e carte bollate è iniziata ai primi di luglio, quando a invitare il sindaco a far rispettare gli orari di chiusura e apertura dei parchi pubblici furono i componenti di un condominio che avevano le proprie abitazioni a ridosso della strada della movida con vista sul parco. E in particolare per le immissioni acustiche i suoni e gli schiamazzi che provenivano dal locale all’interno dei giardini. Una diffida venne inoltrata anche a forze dell’ordine, commissariato, carabinieri e polizia municipale, e per verificare l’esattezza della denuncia sono arrivati a Capri gli ispettori dell’Arpa, dell’Agenzia Regionale della Protezione Ambientale, che con idonee attrezzature hanno accertato l’effettiva entità dell’inquinamento acustico. Ma nel mese di agosto gli episodi si sono intensificati continuando anche in zone lontane dal centro abitato e nelle aree periferiche e nelle viuzze del centro storico dove sostano sino alle prime luci dell’alba gruppi di giovanissimi che si fermano a chiacchierare ad alta voce con i loro bicchieri in mano proprio a pochi metri dalle finestre delle abitazioni dei capresi che ancora vivono nel centro. E ieri mattina al Comune è arrivato un ennesimo esposto-denuncia da parte di due abitanti del condominio che già ha sporto denuncia e che hanno scritto al sindaco, al segretario comunale e al comandante di polizia municipale, per chiedere i motivi dei mancati riscontri alle diffide che erano state inviate ai rispettivi uffici. Inoltre, veniva chiesto dai firmatari dell’esposto perché nessun provvedimento amministrativo è stato adottato del Comune e chiedevano di acquisire dalle forze dell’ordine che erano intervenute durante l’estate tutta la documentazione relativa all’accertamento delle violazioni contestate. Adesso la risposta a tali domande è nelle mani del sindaco e degli uffici che dovranno disciplinare definitivamente la materia relativa alle quiete pubblica negli orari notturni. a. m. b.