Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri un regolamento sul “contributo di sbarco nell’isola di Capri”. Il balzello chiesto per ogni viaggiatore non residente che arriva a Capri rientrerà in un nuovo specifico regolamento. Sede sarà il prossimo consiglio comunale convocato dalla presidente Vanessa Ruocco e a illustrare all’assemblea che si riunisce nel palazzo municipale che affaccia le sue finestre sulla piazzetta salotto del mondo sarà l’assessore al bilancio Salvatore Ciuccio. Secondo l’ultimo provvedimento adottato lo scorso anno, ricordiamo, che l’ex tassa di sbarco ammonta a cinque euro nei mesi turistici (aprile-ottobre) che diviene la metà (due euro e cinquanta) nei restanti. I proventi vengono destinati a finanziare servizi turistici e di igiene urbana, eventi culturali, ma anche per la risorsa mare e l’area marina protetta. “Il gettito di tale contributo – viene ricordato nel dispositivo – è destinato a finanziare gli interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, gli interventi di recupero e salvaguardia ambientale nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori”. Lo scorso anno l’incasso complessivo del contributo di sbarco finito nelle casse comunali è stato di circa cinque milioni di euro. È stata ravvisata, inoltre, già da qualche tempo “l’opportunità di individuare la destinazione delle somme che saranno introitate dal contributo di sbarco con riferimento a specifici interventi programmati dall’Amministrazione come la necessità di coprire i maggiori costi sopportati dal servizio di igiene ambientale”. E, sempre nello stesso provvedimento è stato anche deciso “di prevedere, per interventi di raccolta straordinaria di rifiuti nel periodo di massima concentrazione del flusso turistico, un importo aggiuntivo per espletare con efficienza il servizio”. Dal contributo di sbarco vengono anche fondi per “coprire gli interventi migliorativi previsti per la sicurezza e la tutela della balneazione (boe, segnaletica, barriere delimitazione spiagge, etc.) – è scritto nella delibera approvata – gli oneri legati ai locali ed ai servizi di assistenza al turismo in materia di ricettività e sanitaria, l’adeguamento delle aree di Marina Grande e zone limitrofe per migliorare la ricettività presso il porto commerciale”. Tra le considerazioni messe in luce nell’adozione di tale decisione “il rilevante numero di turisti giornalieri, soprattutto per la forte concentrazione di affluenza in particolari periodi dell’anno, che condiziona fortemente il servizio di igiene ambientale (al quale sono affidati la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) a causa del forte incremento dei rifiuti con un aggravio di risorse umane”.