Anna Maria Boniello – Capri. Arrestato dopo essere sbarcato a Capri dal traghetto sul porto di Marina Grande, mescolato tra la folla di turisti e pendolari con una tracolla piena di marijuana. I Carabinieri della stazione di Anacapri nell’ ambito dei controlli hanno proceduto a perquisizione e bloccato un giovane di 26 anni, originario di Pimonte. Il giovane, M.S., già noto alle forze dell’ ordine, aveva nascosto il quantitativo di marijuana all’ interno di un borsello a tracolla da destinare ad assuntori isolani. Dopo averlo tratto in arresto e condotto a Napoli per le procedure di rito, M.S. veniva anche sottoposto a processo per direttissima. Un rito giudiziario che si concludeva con la condanna ad un anno e quattro mesi con pena sospesa. L’ arresto nei confronti del ventiseienne di Pimonte arriva a circa tre settimane da un altro doppio arresto per droga portato a termine sempre dai Carabinieri di Anacapri. I militari in quell’ occasione facevano scattare le manette nei confronti di due persone, una maggiorenne e l’ altra minorenne, rispettivamente originari di Lettere e di Anacapri.
L’ operazione si svolse in due momenti, prima seguendo il più giovane dei due che dopo aver ceduto marijuana ad un assuntore in un parcheggio a pochi passi dal centro anacaprese, si dirigeva verso il porto di Marina Grande e poi cogliendo lo stesso mentre si riforniva dall’ uomo di Lettere di un altro centinaio di grammi di «erba».
Continua il fenomeno di sbarco di droga dai monti lattari, dunque, che fa pensare che siano cambiate le piazze di rifornimento per lo spaccio isolano. Se prima era soprattutto Napoli il «collegamento» di droga tra l’ isola azzurra e la terraferma, ora l’ arresto prima di un operaio di Lettere con impegni lavorativi a Capri e adesso di un pimontese fanno ricostruire nel puzzle dello spaccio un mercato che si sposta geograficamente verso quella zona che sovrasta la terra stabiese e le località limitrofe, usando come «corrieri» lavoratori pendolari sull’ isola.

















