Anna Maria Boniello – Capri. L’ esposto inviato ieri dal presidente dell’ Associazione nazionale liberi consumatori, avvocato Gaetano Simeoli, al prefetto e al sindaco di Capri ha scatenato un vero putiferio. Questa volta a ribellarsi sono stati gli isolani e residenti, testimoni sulla spiaggia di Marina Grande di un pestaggio nei confronti di un cingalese da parte di altri due o tre immigrati, probabilmente albanesi. Del brutto episodio non si era avuta notizia, ma ieri mattina la vicenda è venuta alla luce con la lettera inviata in prefettura dal presidente dei consumatori: la nota chiede alle autorità di inviare a Capri nei mesi estivi più forze dell’ ordine per il controllo del territorio, a causa delle liti continue che avvengono e in particolare sulle spiagge sotto gli occhi di «bagnanti, turisti e bambini che rimangono sotto choc». Simeoli chiede di verificare «l’ immediata fattibilità di inviare sull’ isola almeno due o tre unità di rinforzo delle forze dell’ ordine al fine di creare un presidio fisso di pubblica sicurezza, uno al porto e un altro in piazzetta ed anche un’ unità mobile dedita al controllo del territorio almeno per il periodo 15 agosto30 settembre, in aggiunta a quelle già esistenti». L’ Associazione lancia anche un’ altra proposta: inviare le richieste unità di rinforzo con l’ imbarco della prima in partenza da Napoli e il rientro con l’ ultima nave da Capri per superare le difficoltà di trovare pernottamento sull’ isola. Un escamotage che garantirebbe una presenza costante del personale di Stato nei punti nevralgici dell’ isola di Capri. L’ appello è stato lanciato dopo l’ episodio di domenica sera , quando sul bagnasciuga della spiaggia libera di Marina Grande c’ è stata l’ aggressione. Un trentenne cingalese, che lavora a Capri dove risiede con moglie e figlia, mentre usciva dall’ acqua è stato avvicinato da un giovane che in perfetto italiano gli ha chiesto: «Perché mi guardi in quel modo?». «Non ti sto guardando in nessun modo – ha replicato il cingalese – forse ti sei impressionato, stavo soltanto in mare per i fatti miei». Improvvisamente, e senza alcun motivo, il giovane è stato colpito senza nessun motivo da un pugno in pieno viso. Poi si sono aggiunte altre due persone che si sono uniti all’ inspiegabile pestaggio che ha lasciato sulla riva il cingalese privo di sensi e con il volto insanguinato.Il pestaggio è accaduto tra un folla di bagnanti, quasi tutti capresi; numerosi i bambini spaventati che piangevano aggrappati ai genitori, mentre i tre aggressori si davano alla fuga scomparendo tra i turisti pendolari che la domenica affollano la spiaggia libera di Marina Grande e l’ imbarcadero. Qualcuno tra i presenti ha allertato il 118 e i sanitari dopo aver prestato le prime cure al ferito si sono accorti che le sue condizioni erano serie, così lo hanno portato all’ ospedale Capilupi. Il cingalese è stato ricoverato, e ora si valuta l’ opporunitò dui trasferito a Napoli in una struttura più idonea per assisterlo: nell’ aggressione ha riportato una ferita lacero-contusa alla mascella sinistra e la frattura del setto nasale. Ieri sono scattate le prima indagini: i carabinieri della stazione di Capri dopo aver raccolto la denuncia e le testimonianze hanno avviato accertamenti sul luogo del pestaggio, negli ambienti frequentati e sui posti di lavoro di personale extracomunitario.

















