Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – A Capri un piano casa se si vuole “salvare” l’isola dalla sua desertificazione. È sempre più evidenziata da parte di tutti l’esigenza che sull’ isola azzurra si metta in piedi un piano programmatico per garantire un alloggio ai residenti. La tendenza sempre maggiore, infatti, è la destinazione a locazione breve di case e ville attualmente esistenti sul territorio isolano con il risultato che per una famiglia caprese diviene sempre più complesso poter trovare un tetto sotto il quale poter vivere. E non è da meno la difficoltà di aziende e attività che devono garantire un posto letto al proprio personale, in gran parte non residente, a reperire strutture disponibili a tale utilizzo. In questo senso già Venezia, che alla pari di Capri è località turistica ambita e di ridotte dimensioni, è corsa ai ripari studiando una misura straordinaria che porta la firma del sindaco della località lagunare, Luigi Brugnaro, da qualche tempo “premiato” anche come sindaco più amato d’Italia e che prevede un vincolo massimo alla locazione turistica in modo da lasciare una quota degli immobili esistenti alle esigenze di fitto pluriennale che derivano dalla popolazione residente e dalle imprese che devono garantire vitto e alloggio ai loro dipendenti. L’altra ipotesi più complessa da attuare nell’immediato sarebbe quella di rivedere l’attuale vincolo che di fatto non consente di costruire nulla sulla terra dei Faraglioni, e che, invece, magari dovrebbe prevedere delle deroghe e possibili concessioni per piccole opere di ampliamento di manufatti esistenti per comprovate esigenze familiari.


















