Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri. Un milione e mezzo di euro per la frana di Marina Piccola. La tragedia sfiorata tre anni fa, quando caddero dei massi, sfondando i tetti delle abitazioni sottostanti, avrà un suo primo risarcimento. Ora i lavori di messa in sicurezza, anche per la tranquillità delle persone, dovranno essere sostenuti dalle società proprietarie delle dimore e dei relativi giardini. Aree private che dall’alto del Castiglione sovrastano quel costone roccioso che scende sino alla baia dei Faraglioni, e che lungo i tornanti che portano a Marina Piccola ospitava quelle case, pesantemente danneggiate dalla frana, di famiglie capresi, costrette, poi, a soluzione abitative di fortuna e temporaneamente messe a disposizione dal comune di Capri. L’ordinanza sottoscritta dal responsabile dell’edilizia privata che intimava ai proprietari del costone roccioso che rientra nella Petrara, la zona a monte della strada provinciale di Marina Piccola di effettuare gli interventi di bonifica e messa in sicurezza, fu il primo atto emesso all’indomani della frana tre anni fa. Un provvedimento teso a ottenere il consolidamento del costone dal quale si staccarono quei pezzi di roccia che solo la fortuna, hanno voluto non passassero alla storia come i massi killer. Ora al termine di un contenzioso legale, è stato stabilito che la messa in sicurezza venga pagata dai proprietari per un importo totale di un milione e mezzo di euro. In caso di mancata esecuzione dell’opera il comune di Capri procederà, a quanto contemplato in un apposito progetto con tutti i dettagli previsti, applicando il cosiddetto iter in danno, ovvero effettuando quanto previsto e addebitandolo ai soggetti individuati come i titolari della spesa da sostenere. Intanto prosegue l’altro contenzioso, quello che vede i proprietari degli immobili danneggiati, avviato sempre nei confronti delle stesse società titolari delle aree dalle quali caddero i massi.