Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri vìa Krupp potrebbe riaprire entro il 2019. Si stanno intensificando i contatti e le attività che porterebbero a breve a rivedere aperti i cancelli della strada più famosa dell’isola azzurra, interdetta al transito da ormai cinque anni. Tre chilometri di tornanti che portano il nome dell’industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp, che nelle sue vesti di mecenate e appassionato di Capri ne fece dono all’isola ed agli isolani m a che continuano ad essere chiusi per motivi di sicurezza. L’anno di definitiva chiusura è il 2014, quando l’assenza delle necessarie condizioni di “tranquillità” a poterla percorrere senza pericoli portò ad uno stop in attesa che si mettessero in piedi le procedure necessarie. E così da quel giorno i tornanti a zig zag che dai Giardini di Augusto conducono alla Torre Saracena, un vero e proprio spettacolo di ingegneristica come lo definiscono libri, guide e “recensioni tecniche”, sono off limits con delusione in particolare da parte di coloro che sono disposti a venire appositamente sulla terra dei Faraglioni pur di visitare via Krupp. E tra “post” e commenti di viaggiatori che raccontavano di essersi imbattuti dinanzi all’elegante cancello in ferro battuto dell’ingresso alla strada desolatamente chiuso, in questi anni il dibattito sulla sua riapertura è passato attraverso varie ipotesi, dall’utilizzo di fondi pubblici europei a progetti in partnership pubblico-privato, dall’affidamento diretto ad aziende pronte a gestire la strada all’impiego dei fondi derivanti dal contributo di sbarco e quindi facendo leva sulle casse comunali, diverse sono state le idee prese in considerazione per cercare di non lasciare via Krupp soltanto ai racconti di chi l’aveva percorsa in passato, m a regalando questo fascino anche a chi vorrà visitarla in futuro. E tra i primi obiettivi del nuovo sindaco Marino Lembo che guida la maggioranza comunale dei “Capresi Uniti”1, nella quale molti componenti avevano fatto parte del “Comitato Civico via Krupp aperta e libera”, c’è quello di restituire ad isolani e vacanzieri la strada che custodisce fascino, mito e storia della terra dei Faraglioni. Sopralluoghi, incontri, confronti, tavoli tecnici, che potrebbero portare alla sospirata riapertura dei cancelli entro il 2019.