Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Restyling immediato e urgente del porto di Capri. A chiederlo sono a gran voce operatori e addetti ai lavori che continuano a sottolineare come sia ormai impossibile gestire gli attuali flussi in entrata e in uscita dall’isola azzurra rispetto ad una struttura che è la stessa da praticamente un secolo. Manto stradale dissestato in molti punti, pericolose lastre di ferro a coprire la pavimentazione ai primi attracchi, poi, a rappresentare una vera e propria trappola, un pericolo di inciampo e caduta clamoroso. E ancora, nessuna copertura per grossa parte del molo che lascia turisti e viaggiatori ostaggio delle condizioni meteo. Se c’è sole si rischia l’insolazione, se piove il bagno è assicurato. Ma sono queste criticità soltanto la punta di un iceberg ben più grande. La movimentazione, infatti, in particolare nei mesi estivi è tale da creare confusione tra i passeggeri rispetto all’imbarco ma anche disagio a coloro i quali sbarcano magari in un momento in cui la stretta striscia portuale è invasa da centinaia di persone in senso inverso, ovvero pronte a partire con conseguente caos. E la stagione turistica che volge al termine potrebbe essere il momento ideale per mettere mano a tale opera pubblica. A farlo notare fu già Forza Italia che nel chiedere un nuovo porto per Capri propose anche di intitolarlo a Silvio Berlusconi, che era molto legato all’isola azzurra. “Il porto di Capri va rifatto totalmente – questo il dossier sul porto di Capri presentato da Forza Italia – ad eccezione dell’ultimo braccio di larghezza accettabile. I lavori andrebbero eseguiti da novembre con documentazione completa già pronta e preparata a fondo durante la stagione turistica. Per i fondi necessari al rifacimento totale del porto commerciale di Capri si potrebbe anche usare la formula pubblico/privato, project financing e sponsorizzazioni, in largo anticipo e che offrano la massima garanzia, come sta avvenendo, per esempio, per la ristrutturazione e l’ammodernamento degli stadi di calcio”.