Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Mare, restyling del porto e area marina protetta, queste le priorità per il futuro di Capri. E’ la risorsa azzurra di quel piccolo ma prezioso scoglio eletto a dimora vacanziera dall’imperatore Tiberio la chiave di lettura per i programmi del 2020 e degli anni a seguire per il terziario isolano. Ad essere al centro dell’attenzione in queste ore è anche l’esito dell’incontro al ministero dell’ambiente al quale hanno partecipato i comuni isolani per affrontare l’argomento parco marino di Capri, uno dei quattro autorizzati a livello nazionale dal ministero dell’ambiente secondo un recente annuncio. Il progetto parco dovrà necessariamente partire dall’iter di istituzione della nuova area marina protetta dell’isola azzurra, delle spese da sostenere e le regole da attuare. La decisione di perimetrare le acque intorno a quel piccolo ma famoso lembo di terra avanzata dai due comuni isolani e dalle associazioni ambientaliste ha origini lontane e sono anni che anche per tutelare le acque e arginare il progressivo arrembaggio delle ultime estati, con il povero mare caprese ostaggio ormai di una tendenza da piccola Disneyland, si è sempre più convinti sulla terra dei Faraglioni che l’area marina protetta è la soluzione per difendere ambiente e natura da un lato e dall’altro creare sì un indotto economico ma sostenibile, in chiave green e al passo con le esigenze di nuove tipologie turistiche che mettono al centro il rispetto per madre Natura. E proprio in senso ambientalista è scoppiata nelle scorse ore la nuova polemica dalle parti della terra amata da poeti e letterati. A Marina Grande l’ipotesi di un pontile per i noleggiatori che vedrebbe la luce praticamente a pochi passi dalla spiaggia libera del borgo marinaro isolano è stata definita un disastro per Capri dalla presidente di Marevivo Rosalba Giugni che sostiene che in questo modo l’unica spiaggia libera dell’isola viene destinata al turismo mordi-e-fuggi. L’opposizione consiliare di CapriVera su questo argomento ha chiesto anche la convocazione di un consiglio comunale per revocare gli atti che darebbero vita al pontile in acciaio nei pressi della spiaggia di Marina Grande alle spalle dell’area portuale. Per quanto concerne proprio il porto, infine, si attendono gli interventi necessari ed urgenti per l’unico molo di approdo isolano che manca di pensiline parapioggia e presenta un manto stradale che per una semplice risacca di acqua diviene vittima di pozzanghere pericolose per turisti e passeggeri al momento dello sbarco e dell’imbarco