Anna Maria Boniello
La vistosa scritta «Proprietà Privata», spennellata sul pavimento in cotto del belvedere dell’ Arco Naturale, e ripetuta su un cartello apposto alla ringhiera che si affaccia sullo stesso arco, una vera e propria scultura nella roccia, ha fatto gridare allo scandalo i primi visitatori che l’ altra mattina si sono avventurati per ammirare quel monumento che la natura ha regalato a Capri, una enorme cavità di struttura calcarea, probabilmente ciò che resta di un’ antichissima grotta o di una caverna sottomarina. Un pezzo essenziale delle bellezze naturali dell’ isola che sicuramente può appartenere solo al patrimonio dell’ umanità. Ma a ben guardare la querelle sul diritto di proprietà di quella larga fascia di Capri è oggetto di contestazione da diversi anni. Nel 2014, il caso sembrava chiuso dopo la protesta delle associazioni ambientaliste Legambiente e Percorsi e Sentieri che si opposero alla chiusura di un itinerario che dall’ Arco Naturale conduceva alle antiche Grotte del Fieno, effettuata dai proprietari dell’ immobile che si affaccia nella zona. Oggi però gli stessi proprietari, forti di una sentenza del Tar Campania che annulla l’ ordinanza comunale con cui il sindaco chiedeva la rimozione delle barriere in legno che impedivano l’ accesso ai cittadini, ci riprovano. E così si riaccende la battaglia.
I LAVORI UE Ieri i primi a scendere in campo alla vista della scritta «Proprietà Privata» è stato il presidente dell’ associazione Capri Excellence Riccardo Esposito, che ha immediatamente informato il sindaco Gianni De Martino e tutti gli organi competenti per chiedere la rimozione della scritta e del cartello, oltre che dello sbarramento posto all’ inizio dei sentieri pubblici. Pesanti reazioni sono arrivate anche dall’ opposizione Avanti Capri, che attraverso il componente del gruppo Salvatore Ciuccio ha depositato in Comune un interrogazione urgente al sindaco, con cui si ricorda che «tutta la zona, compreso l’ Arco Naturale, è da sempre dichiarata ad uso pubblico e l’ Arco è stato iscritto nello statuto comunale come Bene d’ interesse essenziale e generale per la comunità locale». Infine, «la zona insieme all’ arco è stata oggetto di importanti lavori di risanamento e manutenzione straordinaria, appaltati dal Comune di Capri e finanziati con fondi della Comunità Economica Europea». Chiesta anche l’ immediata discussione del caso nel prossimo Consiglio Comunale.
Ieri pomeriggio è arrivata anche la presa di posizione degli ambientalisti. Il presidente di Legambiente Isola di Capri Nabil Pulita ha usato parole dure, parlando di «chiusura arbitraria» da parte di un privato dell’ antico sentiero dell’ Arco NaturaleTre PizziSementella. «Daremo battaglia come abbiamo già fatto anni fa per la sua apertura ha detto il segretario Siamo pronti a fare fronte comune con le istituzioni locali e gli amanti dell’ isola». Decisa è stata anche la presa di posizione del sindaco De Martino che ha fatto sapere di aver già attivato gli uffici competenti ed i consulenti legali «dando loro mandato di agire con urgenza per garantire l’ uso pubblico sia del belvedere dell’ Arco Naturale che del viottolo e del sentiero d’ accesso che porta a Monte Tamborio ed alle Grotte del Fieno».
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