Fonte Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Nonostante le rigide ordinanze emanate in questi giorni, il coronavirus arriva sull’ isola azzurra. Tampone positivo per un 40enne di Anacapri, che lavorava a Roma in un bar del centro, rientrato sull’ isola dopo aver avvertito le autorità del ritorno nella sua residenza, avvenuto il 16 marzo. Da allora l’ uomo è in isolamento a casa. «Il nostro concittadino – dice il sindaco di Anacapri, Alessandro Scoppa – sia nel suo tragitto per far ritorno ad Anacapri che durante il periodo di isolamento ha osservato tutte le regole di sicurezza previste dalle normative vigenti: dal suo sbarco a Marina Grande sino al suo domicilio ad Anacapri non ha avuto contatti con nessuno.
I sintomi rilevati prosegue il sindaco anche nella sua veste di medico riguardavano solo l’ inibizione del gusto e dell’ olfatto, l’ uomo non presentava complicazioni respiratorie».
Dopo le rassicurazioni di Scoppa è arrivata la solidarietà del comune di Capri. Il sindaco Marino Lembo ha postato sui profili social dell’ amministrazione un manifesto con l’ immagine dei Faraglioni e la scritta Proteggiamo Capri.
Un appello rivolto alla cittadinanza caprese «a seguito del riscontro della prima positività sull’ isola anche se importato dalla terraferma». I due sindaci hanno rivolto ai loro concittadini l’ invito a restare a casa.
I TRASGRESSORI Ordinanze, moniti e consigli e il continuo richiamo all’ igiene degli esercizi commerciali sembrano però cadere nel vuoto, quando si vedono furbetti ed episodi come quello avvenuto ieri mattina nel parcheggio di stoccaggio delle merci alimentari e beni di prima necessità, che sbarcano ogni mattina dalla terraferma a piazzale Europa, nell’ area prima dell’ ultimo tratto di strada carrozzabile. Le persone presenti, per motivi di necessità o per lavoro, hanno documentato e poi denunciato alle competenti autorità il modo con cui arrivano a Capri le merci che dovrebbero invece essere tracciate e ben riposte negli appositi contenitori alimentari. Sul selciato di piazzale Europa invece per lungo tempo e da giorni continuano ad arrivare merci in imballaggi improvvisati e cartoni. Tra questi i latticini e persino il pane, l’ alimento più prezioso, vengono ammucchiati per essere trasportati su carrellini a mano nei punti vendita destinati allo smercio.



















