Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri un presidio a Marina Grande sul luogo del tragico incidente. Era il 22 luglio 2021 quando l’autista del bus di linea Emanuele Melillo perse la vita. Ora, a un anno esatto, venerdì 22 l’organizzazione sindacale Usb ha organizzato una manifestazione sul luogo dell’incidente. Ad annunciarlo è stato il Coordinamento Nazionale Usb Lavoro Privatosettore Tpl. «Per Emanuele ha sottolineato Usb è omicidio sul lavoro, così come lo è per i 581 lavoratori deceduti sul loro posto di lavoro dall’inizio del 2022; un resoconto che facciamo oggi che scriviamo, ma che è drasticamente destinato a salire per la giornata del 22 luglio che segnerà un anno dalla morte di Emanuele, l’autista dell’Atc di Capri morto in un drammatico incidente, le cui responsabilità sono ancora tutte da accertare». Una giornata che purtroppo non potrà mai essere cancellata. «Al momento risultano indagate 7 persone, 5 funzionari della Città Metropolitana di Napoli, un medico e l’amministratore unico dell’Atc si legge nella nota ufficiale dell’Usb diffusa anche attraverso i social e i canali web del sindacato – Inizialmente qualcuno voleva attribuire ad Emanuele la responsabilità dell’incidente, poi, dopo i primi risultati delle indagini e dell’autopsia del giovane autista, hanno dovuto ricredersi», prosegue l’organizzazione. A rilanciare l’appuntamento via web ric è stato Marco Sansone del Coordinamento Regionale Usb. «Ad un anno da quello che definiamo l’ennesimo omicidio sul lavoro, il Coordinamento Nazionale Usb Lavoro Privato, settore Trasporto Pubblico Locale, dà appuntamento si legge – lavoratori e cittadini tutti ad un presidio sul luogo dell’incidente che ha visto coinvolto Emanuele affinché non si spenga l’attenzione su quanto accaduto e la sua famiglia ottenga verità e giustizia».