Fonte: Il Riformista
Ieri la ministra per il Sud Mara Carfagna ha sottolineato l’importanza di una giustizia rapida ed efficiente anche nella prospettiva della ripresa economica post-Covid. La realtà dei Tribunali campani, però, è ben diversa. Dopo aver analizzato le condizioni drammatiche in cui versano gli uffici di Napoli, Napoli Nord e di Vallo della Lucania, il Riformista ha messo sotto la lente d’ingrandimento le sedi giudiziarie della provincia napoletana e gli uffici del Giudice di Pace. Il quadro che è emerso è desolante. A Capri non c’è un cancelliere in pianta stabile e, poco tempo fa, la morte dell’unico dipendente in servizio presso l’ufficio del Giudice di Pace ha determinato il temporaneo trasferimento di quest’ultimo a Napoli. A Ischia sono solo quattro i dipendenti amministrativi in servizio su un totale di undici unità previste dalla pianta organica. A Procida le pochissime toghe in servizio si alternano di sei mesi in sei mesi con conseguenze devastanti. In molti uffici mancano persino i computer. E l’arretrato cresce a dismisura.
Così la giustizia diventa lenta e inefficiente. E di certo non può supportare la ripresa economica
Articolo completo sull’edizione odierna di Il Riformista