Anna Maria Boniello – Ettore Mautone. Capri. Da metà della prossima settimana il centro di nefrologia e dialisi dell’ ospedale Capilupi di Capri riuscirà finalmente a far fronte (con turni pomeridiani coperti da personale infermieristico specializzato da altri presidi) alle necessità assistenziali non solo dei 5 pazienti residenti ma anche dei 6 nuovi pazienti nefropatici non residenti. Turisti in vacanza o originari dell’ isola che si sono aggiunti al carico assistenziale del presidio caprese. I turni saranno parametrati nella frequenza all’ effettivo numero di persone in cura. Il nodo è stato affrontato e sciolto nel pomeriggio di ieri dal direttore del dipartimento ospedaliero della asl Napoli 1 Rosario Lanzetta che ha incontrato in una riunione operativa la responsabile della dialisi.Ma questo non è l’ unico nervo scoperto dell’ ospedale caprese che puntualmente, ad ogni estate, mostra la corda al crescere vertiginoso della popolazione dell’ isola. Una precarietà finita nei giorni scorsi nei verbali di alcuni ispettori del servizio centrale della Regione che hanno fatto una minuziosa ricognizione nel Capilupi riscontrando una serie di difformità rispetto agli standard di qualità del personale, strumentali, tecnologici e organizzativi.
All’ indomani della visita degli ispettori, martedì scorso, presso la sede della asl metropolitana, negli uffici della direzione generale al Frullone, si è svolto un vertice tra il direttore generale Mario Forlenza affiancato dal direttore sanitario aziendale Pasquale Di Girolamo Faraone e da Lanzetta al quale hanno partecipato il sindaco di Capri Giovanni De Martino, Paolo Falco delegato alla Sanità del comune di Capri e la delegata del comune di Anacapri Federica Vivo.
A Capri sono già stati trasferiti 3 infermieri (di cui uno è in malattia), un tecnico di laboratorio e un tecnico di radiologia. Inoltre sarà verificata la possibilità di trasferire al Capilupi anche 2 operatori sociosanitari e un anestesista. Per ques’ ultimo profilo dopo l’ avviso pubblico per un’ assunzione a tempo determinato (6 mesi rinnovabili per altri 6) c’ è stata una rinuncia.
«L’ avviso pubblico assicura Faraone sarà reiterato, stiamo cercando con difficoltà di fronteggiare carenze che riguardano anche altri presidi dell’ asl».
Per l’ ospedale di Capri, c’ è anche una fetta da 1,5 milioni di euro a valere sui fondi per l’ edilizia ospedaliera che la Asl ha chiesto alla Regione di dirottare ai bisogni sanitari dell’ isola in particolare per la nuova dialisi. Riattivato, infine il collegamento informatico con il Loreto Mare andato in tilt per l’ avaria al server della radiologia del presidio di via Marina. Intanto la giunta regionale ha dato il via libera allo schema di protocollo d’ intesa da sottoscrivere con i sindaci delle isole del Golfo, in cui per la prima volta vengono assunti impegni precisi per la salvaguardia dei servizi sanitari nelle isole. «Prendiamo atto degli impegni del direttore generale della Asl avverte il sindaco di Capri Gianni De Martino – e più in particolare dell’ attenzione per il presidio di Capri. Il primo problema è quello della dialisi ma c’ è anche quello del personale».


















