di Luigi Lembo
Emma e Hugo Andreas era una felice coppia di tedeschi sbarcati tra i tanti sulla nostra Isola verso la fine dell’800. Lui ricco banchiere di Francoforte e lei affascinante e molto più giovane moglie, avevano acquistato un terreno all’estremità nord di Tragara e costruito una grande villa grazie alla collaborazione di Luigi Ruggiero, un giovane napoletano esperto nell’arte dei giardini. I coniugi Andreas erano grandi amici di Moritz Von Bernaus, rampollo di ricchi commercianti di Francoforte e profondamente religioso tanto da dedicare buona parte della sua vita al movimento Evangelico Tedesco. Soffrendo d’asma, Von Bernaus non poteva fare il predicatore e così, per curarsi la salute ogni estate veniva in Italia e a Capri in particolare, lamentandosi però di non trovare nel nostro paese una chiesa Evangelica. Decise così di costruirne una e chiese aiuto proprio all’amico Hugo per finanziarne la costruzione. Acquistarono così insieme un terreno nei pressi della Villa Andreae e fecero costruire una chiesa che fu inaugurata la sera di Natale del 1899. Naturalmente, la presenza di una chiesa di un culto diverso da quello cattolico non fu certamente accolta favorevolmente dalla curia isolana che chiese, anzi volle, che Hugo Andreas contribuisse in qualche modo a riparare a questo torto fatto al culto cattolico. Il povero Hugo decise allora di finanziare la costruzione anche di una cappella cattolica per i pescatori isolani; scelse Marina Piccola e volle che la cappella fosse dedicata al culto di Sant’Andrea suo omonimo. Per la costruzione affidò il progetto a Riccardo Fainardi. Questi era uno squattrinato pittore di Parma che, ridottosi in povertà, cercava lavori spacciandosi per grande artista. L’ingenuo Hugo si convinse delle capacità del Fainardi e, oltre alla progettazione, diede a lui mandato di dipingere un trittico con le scene della vita del Santo, ancor oggi visibili sull’altare maggiore della chiesa. Alla fine dell’anno 1900 la chiesa era oramai pronta e così come era avvenuto per quella Evangelica, Hugo Andreas decide di farla consacrare proprio il giorno di Natale di quell’anno. Il 25 dicembre, mentre erano in corso i festeggiamenti per l’inaugurazione , il nostro Hugo si accorse che la moglie stranamente non era al suo fianco; cercandola, la scopri dopo poco sulla spiaggia di Marina Piccola, seminuda ad amoreggiare proprio con il suo pupillo Fainardi. Sconvolto dall’accaduto e dalla tresca Hugo Andreas lasciò immediatamente Capri tornando in Germania dove morì qualche mese dopo, nel 1901, suicida per la vergogna di quanto accaduto. Alla morte di Hugo, la moglie Emma rimasta nel frattempo a Capri decideva di sposare l’avvenente ma squattrinato Fainardi e di vivere con lui nella villa del marito. Ma la severa e bigotta comunità dell’Isola mal vide questo rapporto a tal punto da costringere la coppia ad abbandonare l’Isola e a cancellare ogni traccia della loro presenza. Fu così che anche il nome della villa venne cambiato: da Villa Andreas a in un più generico nome riferito al segno zodiacale di Emma: Villa Andreas divenne così Villa Capricorno come attualmente noi tutti la conosciamo.



















