di Luigi Lembo
La discussione sull’opportunità o meno di riaprire le scuole, in questo travagliato periodo di pandemia, ci dà l’occasione di fare un raffronto sull’organizzazione scolastica a Capri in un periodo certamente anch’esso non facile come quello tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 . Nonostante tutto esistevano infatti all’epoca, pur con la preoccupazione dei venti di guerra dilaganti e la povertà diffusa, vari plessi fortemente voluti con lo scopo primario di educare la popolazione locale in buona parte analfabeta. A cominciare proprio da Marina Grande, laddove, và detto, da qualche anno, è stata dismessa l’unica scuola pubblica preesistente. Qui infatti c’era agli inizi 900 una scuola ambosessi affidata a una maestra per le nozioni primarie. Una seconda maestra insegnava alle ragazze lavori femminili in un locale posto sull’attuale via Cristoforo Colombo per poi essere spostato in un locale della Chiesa S. Costanzo. Nella scuola di Capri centro vi era un’insegnante per i maschi e una maestra per le femmine. Il programma si atteneva a quello governativo. Esisteva anche una scuola serale per ragazzi a pagamento la cui retta partiva da 50 centesimi mensili ma variava considerando molto il reddito familiare. I locali scolastici erano situati nel Palazzo di S. Teresa, nel Palazzo Mongiardini (a via l’Abate) e nei locali di Palazzo Cerio. Tra gli insegnanti di cui resta memoria è la prima maestra di nome Giuditta Colombo, di cui risulta l’attività già dal 1891 (fonte SC apr/2008) ma anche Maria Clorinda Fienga in Mongiardini. Gli alunni maschi erano guidati con severità dai maestri Luigi Messanelli e Ferdinando Gamboni. Anche ad Anacapri vi erano due scuole municipali; qui due maestrine private si recavano dai contadini per insegnare ai loro figli i fondamenti della scrittura e del leggere. La retta era di 10 centesimi a lezione ma spesso si dovevano accontentare solo di qualche prodotto ortofrutticolo. Altra importante tappa avvenne nel 1895 con l’istituzione a Palazzo S Teresa dell’asilo infantile e delle scuole elementari gestito dalle Suore d’Ivrea. La stessa iniziativa verrà creata, anche se per poco tempo a Marina Grande a Palazzo Orrico. Degna di citazione è inoltre la scuola creata nei primi anni del 1900 chiamata Kindergarten, ossia giardino dei bambini. Voluta dalla pittrice russa Julia Bedow, aveva sede a Villa Margherita lungo via Campo di Teste. Era gestita dalle sorelle Jenny e Elena Von Engel e aveva un programma sicuramente non marginale. Era infatti così articolato: corso di lingua italiana e straniera, disegno, scuola di ballo, nozioni di botanica, comportamento. La scuola chiuse però già nel 1905 nonostante fosse frequentata dai figli di borghesi isolani che potevano permettersi una retta mensile cospicua.