Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Petulanza a Capri “un volantino non ha mai fatto male a nessuno”. L’ordinanza “contro l’intermediazione selvaggia” secondo l’Istituto Bruno Leoni è “un’occasione in meno di provare a far funzionare il mercato, nelle sue forme rudimentali e innocue”. L’Istituto, nato nel 2003 per promuovere le “idee per il libero mercato” e per dare il “suo contributo alla cultura politica italiana, affinché siano meglio compresi il ruolo della libertà e dell’iniziativa privata, fondamentali per una società davvero prospera e aperta” è intervenuto nel dibattito su turismo e provvedimenti sulla terra dei Faraglioni sostenendo che “può risultare fastidioso venire avvicinati per strada da persone che vogliono venderci qualcosa, ma ciò che è fastidioso non è necessariamente un attentato ai nostri diritti”. In un editoriale dell’Istituto Bruno Leoni che prende a modello i think tank anglosassoni, si legge che “negli anni di generalizzata lamentela dell’overtourism, è singolare che il Comune se la prenda con chi provi a ottimizzarne, per così dire, gli effetti. O si ritiene che l’eccesso di flusso turistico danneggi residenti e lavoratori del luogo, o lo si ritiene una risorsa anche per loro – scrive l’Istituto Bruno Leoni – In entrambi i casi, l’iniziativa di commercianti, venditori e ristoratori che avvicinano i turisti per promuovere prodotti, servizi e attività dovrebbe essere vista come un’opportunità. Nel primo caso, perché nel tempo porterebbe a ridurre le presenze turistiche, quanto meno costringendo quanti vogliano visitare posti meno caotici a prediligere altre mete. Nel secondo caso, le forme più semplici e dirette di promozione di beni e servizi dovrebbero essere considerate un modo per trarre il massimo beneficio dalla presenza di forestieri”.