Anna Maria Boniello – Capri. Amaro il primo caffè della giornata per il personale che ieri mattina all’ alba era in servizio al Capilupi. Medici e infermieri già pronti per partire con l’ aliscafo, in attesa dei colleghi che dovevano sostituirli per il nuovo turno. Ma al posto dei camici bianchi, nell’ atrio del nosocomio caprese sono arrivati gli uomini delle Fiamme Gialle, alcuni in divisa ed altri no, con in mano delle cartelline che contenevano le ordinanze di custodia cautelare per otto persone, tra medici e personale di ostetricia. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza, una decina, insieme ai colleghi del nucleo della Brigata di Capri con le loro macchine di servizio erano usciti dagli uffici della Tenenza di Marina Grande per recarsi al Capilupi e mettere in atto le ordinanze firmate dal Gip del Tribunale di Napoli Marina Cimma, che aveva accolto parzialmente le richieste del pm Giancarlo Noviello che da oltre un anno e mezzo seguiva l’ inchiesta sull’ assenteismo al Capilupi, avviata dal comandante dei finanzieri capresi Pietro Varlese.
Un’ inchiesta nel corso della quale sono venute alla luce altre irregolarità oltre l’ assenteismo, a partire dallo scandalo dei ticket le cui somme non venivano completamente versate nelle casse dell’ Asl Na 1.
Ieri ancora uno scandalo che si è temuto potesse lasciare un vuoto d’ organico nell’ ospedale di Capri: un rischio drammatico, nel pieno della stagione turistica quando la popolazione nell’ isola raddoppia. Ma dopo aver appreso la notizia degli arresti il direttore generale dell’ Asl Napoli 1 Centro Mario Forlenza ha riunito vertici e funzionari aziendali e sanitari per attivarsi con urgenza.
«Si sono attivate tutte le iniziative necessarie per reperire presso altri ospedali dell’ azienda dirigenti medici (in particolare chirurghi e anestesisti) da poter destinare con urgenza al presidio di Capri, al fine di consentire la non interruzione dei servizi sanitari e i livelli essenziali di assistenza ai residenti e all’ utenza turistica», ha detto il direttore generale. In particolare Forlenza ha fatto sapere che invierà sull’ isola personale paramedico idoneo e specializzato per l’ assistenza di dializzati. Problema, questo, molto sentito sull’ isola al punto di diventare oggetto di una donazione da parte dell’ inventore della Piazzetta, Raffaele Vuotto, che nel suo testamento lasciò un immobile la cui vendita doveva servire alla creazione di un centro dialisi intitolato alla memoria della figlia Anna Maria, deceduta proprio a causa di una grave malattia che l’ aveva colpita ai reni.
La dialisi venne aperta grazie a una convenzione con un centro specialistico di Napoli ma con l’ avvento prima dell’ Usl e poi dell’ Asl cessò di funzionare, mentre le competenze passarono all’ Asl Napoli 1. Nel tempo, la situazione del Capilupi è andata peggiorando. Alcuni anni fa un’ anziana mecenate che voleva destinare circa due milioni di euro alla ristrutturazione dell’ ospedale ritirò la sua generosa donazione a causa del prolungato inspiegabile stop dei lavori.

















