Riceviamo e pubblichiamo
Di Januaria Piromallo di Montebello di Capracotta
E l’allora potentissima Cancelliera si commosse sulle note di una delle canzoni più celebri del dopoguerra, accompagnato da Renato Esposito, l’uomo più colto sulla storia caprese, antica e recente. I suoi aneddoti ti cullano come fossi sulle onde del mare. Imperdibili le sue Passeggiate d’Autore: per via Krupp sono incantata dalla luna rossa nascente. Tintarella di luna invece alla scoperta dell’antica cucina malese di Marina Piccola.
Si sale sul gozzo alle prime luci dell’alba per fare il giro dell’isola, concerto all’aurora sullo scoglio delle sirene, ancora il Tour per le vie delle Cisterne e la Capri Odissea tra le divinità capresi passando per la grotta di Matermania, antico luogo di culto, fino all’Arco naturale. Inarrestabile Renato pubblica “L’Isola dei suicidi imperfetti” con Raffaele Marino che narra il mistero irrisolto della morte di Nada Grohovac fine state 1988, fine della Prima Repubblica e inizio di Tangentopoli.
Il confine tra bellezza e morte e’ molto sottile ed evanescente. Lo diceva Goffredo Parise. E Bruce Chatwin, lo scrittore viaggiatore, identificava Capri nella “Toteninsel” (L’isola dei morti) in un capitolo ” Rovine” del suo libro.Renato ci ricorda anche che “L’Isola é donna”, è il titolo da lui scelto come curatore della bellissima mostra alla Fondazione Serena- Messanelli- Zweig.
Oli su tela di leggiadre figure femminile, la lavandaia, la mietitrice, di una Capri di fine Ottocento. La respiri e fa bene all’anima.
Mi considero quasi una di famiglia. Loro storici proprietari dell’albergo Gattobianco, l’unico autentico caprese, ormai rimasto. I grandi gruppi alberghieri li corteggiano, offrono assegni in bianco ma loro non vendono. Uno degli ultimi pezzi d’identità caprese va tutelato. Quel giardino maiolicato sotto il limoneto e i dondoli anni ’60 sono un invito al dolce far niente. Ma ecco che interviene Renato: “L’ozio come lo intendevano i romani serve alla creatività. Serve a pensare…”. Giurati e ospiti del Premio Malaparte alloggiano lì. Intercetto Myrta Merlino, amica di una vita, e sostegno del padre Pinotto, inossidabile Presidente della Giura. Altrettanto inossidabile Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente e “benefattore é del Premio Malaparte. Presidente al quadrato, lo è anche della Ferrarelle. Giunto alla sua 28ª edizione nel 2025, con il vincitore Fernando Aramburu, scrive da quando ha 15 anni che ha cambiato il cuor della propria pelle, uno che non sopporta nessuno padrone e non vede l’ora di fare ritorno alla sua sana solitudine
Che piacevole sorpresa! Andrea Esposito, nipote di Renato, appassionato di rebus e caccia al tesoro, ne organizza una ogni anno. E sono uno spasso. Domani ci sarò alla sua Passeggiata d’Autore fra le Chiese Storiche Capresi. L’avete già fatta? Anche io ma lui é uno che studia in continuazione e a ogni passeggiata rimane un’inedito. Me lo conferma sua moglie Cristina che lo “scorta” come un’ombra: “ Non dice mai le stesse cose. E c’è sempre da imparare…”
Partenza come sempre ore 16 ai Giardini della Flora Caprese. Questa Capri destagionalizzata bella da morire.