Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Per Capri arriva come annunciato “la valorizzazione delle isole minori marine, lagunari e lacustri”. Il Consiglio dei ministri, infatti, come sottolineato nei giorni scorsi ha approvato su proposta del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli e del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci un apposito disegno di legge che riguarda da vicino Capri, Ischia, Procida e tutte le piccole isole italiane. In particolare, è prevista l’istituzione del fondo per lo sviluppo delle isole minori, con una dotazione crescente fino al 2028. Ma anche l’introduzione del documento unico di programmazione isole minori (DUPIM), della durata di sette anni, quale strumento strategico basato sui progetti integrati di sviluppo territoriale (PIST) elaborati dai comuni interessati, con il coinvolgimento di regioni, comunità isolane e cittadini. E ancora la possibilità di stipulare contratti istituzionali di sviluppo (CIS) per la realizzazione di progetti di rilievo strategico e misure per la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, la promozione del turismo sostenibile, la destagionalizzazione dei flussi e il sostegno alle piccole produzioni agricole e artigianali. Nel provvedimento anche interventi per garantire l’accessibilità e l’inclusione delle persone con disabilità, per il miglioramento dei servizi pubblici essenziali, della sanità, dell’istruzione e della giustizia, azioni a sostegno della sanità, della scuola e della mobilità locale, inclusa la possibilità per le regioni di monitorare i servizi di trasporto marittimo da e per le isole minori e di adottare misure correttive in caso di interruzioni ingiustificate, iniziative per la pratica sportiva e l’inclusione giovanile, finalizzate a contrastare lo spopolamento e a migliorare la qualità della vita delle comunità insulari; interventi per la protezione civile, la gestione dei rifiuti, la sostenibilità energetica e la difesa del territorio e agevolazioni fiscali e tariffarie, con delega al Governo per il riordino della normativa vigente.


















