Fonte: Il Mattino.it – 24 ottobre 2024
di Federico Vacalebre
«Il mondo dello spettacolo è fatto così, ti scoprono, ti osannano, ti dimenticano, ti riscoprono… Ma quello di stasera non è affare da showbusiness, sento dietro un atto d’affetto, d’amore». Peppino Di Capri, dall’alto dei suoi 85 anni, conosce bene le insidie del suo mestiere e del suo mondo, ma ieri si è divertito un sacco a provare lo spettacolo in suo onore che andrà in scena alle 21 al Trianon. Per lui «un trono» e tanti regali: a rileggere il suo repertorio ci saranno – sorprese dell’ultima ora a parte – Eugenio Bennato, Giovanni Block, Rosa Chiodo, Flo, Enzo Gragnaniello, Lorenzo Hengeller, Ciccio Merolla, Pietra Montecorvino, Dario Sansone, Marco Zurzolo. Madrina-ideatrice-primadonna-padrona di casa Marisa Laurito, diversi anche gli omaggi in video. «Io sono vivo e vegeto, per quanto acciaccato, ma è bello sentirsi coccolato, che si riconosca il mio percorso artistico». A questo Giuseppe Faiella, che nel nome d’arte ha messo l’isola dov’è nato, tiene molto: «Dopo Carosone sono arrivato io, la scia degli americani di Napoli con me guardava al twist, allo ska, a Chubby Checker, a Buddy Holly». Un rinnovatore diventato un classico, un riformista diventato un senatore melodico: «Ho difeso l’antica canzone napoletana svecchiandola, ed ho praticato la strada della canzone newpolitana». Come anello di congiunzione verso Showmen e Pino Daniele: «Ogni giovinezza ha il suo sound, la gioventù partenopea mi sa che ha il sound migliore». Crescendo i ritmi che hanno animato i balletti della meglio gioventù italiana hanno lasciato spazio a canzoni più sentimentali: «Bisogna accettare la propria età e il proprio pubblico. Io l’ho fatto, ho attraversato stili senza piegarmi alle mode, ho avuto il successo e sperimentato i coni d’ombra, vinto i Festival di Napoli e di Sanremo, girato il mondo, aperto un’etichetta discografica ed uno studio di registrazione, cantato quasi ovunque». E ora Peppino è diventato persino il personaggio centrale di un biopic Rai, titolo inevitabile «Champagne», diretto da Cinzia Th Torrini che ha provato ad usare il ferro finché era caldo, dopo aver portato sullo schermo la storia di Gianna Nannini: «Ecco, vedi: è arrivato il momento della mia ennesima “riscoperta”, tra la seratona del Trianon ed il film tv. Mi sono divertito ai provini, vedevo scegliere chi avrebbe interpretato mia mamma, i miei amori… Il racconto si ferma al successo di “Champagne”, un po’ romanzato, come si usa in queste occasioni». Nei panni di Peppino il giovane Francesco del Gaudio: «Non se la cava male e mi assomiglia molto, accanto a lui ci sono Arianna Di Claudio, Gaja Masciale, Antonia Truppo e con Gianluca di Gennaro». Al Trianon non mancherà chi narrerà i record in classifica o l’importanza critica del ruolo del cantapianista isolano, in tv tutto sarà più romantico, con la ricostruzione degli anni Sessanta capresi in primo piano: «Sono stati pazzeschi, almeno per me». Parola di uno di cui si innamorò Nico, sì proprio la chanteuse dei Velvet Underground che rubò il cuore di Bob Dylan, Alain Delon, Jim Morrison, Leonard Cohen… Uno che è andato in tour con i Beatles ed a 85 anni merita di sicuro il trono del Trianon. E molto altro ancora.