Fonte: Metropolis
di Marco Milano
La partenza da Capri e l’arrivo a Napoli di buon mattino, poi l’urto e un bollettino di quarantaquattro feriti. E’ contenuto nella scatola nera della motonave “Isola di Procida” che ha effettuato la corsa di aliscafo delle ore 9.05, ieri mattina, dall’isola azzurra con destinazione il capoluogo partenopeo la verità sull’incidente al molo Beverello. Un urto violento tra il naviglio e la banchina durante la manovra di ormeggio con quarantaquattro dei centosessantatre passeggeri che hanno dovuto far ricorso a vario titolo alle cure sanitarie, tra coloro i quali sono stati trasportati con le ambulanze che sono accorse al molo napoletano dove era stato allestito un “Posto Medico Avanzato” con le equipe mediche a prestare i soccorsi e gli altri che si sono recati con mezzi propri presso uno dei nosocomi napoletani. La nota ufficiale dell’Asl attesta che ci sono sei di questi passeggeri nel “registro” del Cardarelli, due al San Paolo, tredici all’Ospedale del Mare, cinque al Cto, tre al Fatebenefratelli, tre a Villa Betania e dodici al Pellegrini, tutti in codice verde o giallo, tra traumi agli arti superiori o inferiori, al cranio, lussazioni e politraumi, contusioni maxillo facciali, con l’unica persona che inizialmente era stata ricoverata in codice rosso ma poi era fortunatamente passata al giallo. Il “voyage data recorder” della scatola nera sarà utile a fornire i dati necessari all’autorità marittima per stabilire se si sia trattato di un guasto tecnico, come sostenuto dalla compagnia di navigazione, di un errore umano o se la colpa sia da addebitare ad una forte raffica di vento in una giornata dove “dio Eolo” è stato particolarmente presente e costante. Secondo alcuni racconti dei testimoni a bordo ormai erano tanti i passeggeri in piedi, in cima alle scale, pronti a scendere e guadagnare l’uscita quando il terribile urto ne ha fatto letteralmente volare qualcuno verso il basso, sul pianerottolo. Le indagini sono nelle mani dell’unità investigativa della Guardia Costiera che presenterà i risultati raccolti al dipartimento per la sicurezza della navigazione e alla Procura di Napoli. Sul luogo dell’incidente è intervenuto anche l’ammiraglio ispettore Pietro Giuseppe Vella, direttore marittimo della Campania, che ha coordinato le attività di assistenza ai passeggeri e anche effettuato i primi accertamenti. “Come Ministero – ha detto il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Tullio Ferrante – monitoriamo l’evolversi della situazione e siamo in contatto con le autorità competenti, in particolare con la Capitaneria di Porto di Napoli”. La nave è attualmente ancora ormeggiata al molo Beverello a disposizione della Guardia Costiera e del Registro navale italiano. I danni dell’urto sono visibili, si tratta di una buca nel lato di poppa a sinistra al di sopra però della linea di galleggiamento. Ora si attende l’esatta ricostruzione dell’accaduto.