Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri regolamentare i flussi e distanziare gli arrivi in porto. Per l’overtourism, fenomeno del turismo moderno, ancor più evidente nelle località gettonate e dalle dimensioni ridotte come l’isola azzurra, si cercano soluzioni e quello che è al primo posto per affrontare compiutamente la materia è una legge speciale per Capri. Un dispositivo normativo straordinario e pensato per riequilibrare l’impatto turistico, con una sostenibilità a trecentosessanta gradi, che significa vivibilità del territorio nei mesi estivi, ma anche vivibilità in inverno, quando, per un principio inverso Capri diviene invivibile per desertificazione, difficoltà abitativa e perdita costante del concetto di comunità. Tesi in questo senso portata avanti da tempo dalla delegazione dell’isola di Capri dell’Unione Nazionale Consumatori guidata da Teodorico Boniello. E sulla sostenibilità anche Forza Italia isola di Capri ha da tempo rilanciato, attraverso i canali web ufficiali le considerazioni di Cristina Rossello, che siede tra i banchi di Forza Italia alla Camera dei deputati ed è presidente dell’Intergruppo parlamentare per il patrimonio italiano che ha parlato della necessità di un “turismo sostenibile e responsabile, che rispetti l’ambiente e le comunità locali, e che sia in grado di preservare le risorse naturali e culturali per le future generazioni”. E sempre il partito fondato da Silvio Berlusconi era intervenuto sull’overtourism anche con il senatore Franco Silvestro, segretario provinciale di Forza Italia. “Accogliere il turismo delle crociere è importante ma non può avvenire a discapito di chi utilizza ogni giorno il porto per lavorare, studiare, vivere – aveva sottolineato Silvestro – circa quattro milioni di persone all’anno che si muovono da e verso Capri, Ischia e Procida: pendolari, operatori economici, turisti e lavoratori. È inaccettabile che il loro diritto alla mobilità venga messo in secondo piano”.