Fonte: Il Mattino del 4 settembre 2022
di Anna Maria Boniello
Dopo Villa La Ginestra, scelta per il «welcome cocktail», Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del ministero della Cultura, ha scelto Villa Lysis per le sue nozze nella grande bellezza caprese con Gianluca De Marchi, imprenditore romano e cofondatore di Urban Vision, azienda che si occupa di pubblicità e restauri d’ arte, ma anche un passato da attore.
CINEMA & MUSEI Ecco perché a celebrare il matrimonio c’ è il Premio Oscar Paolo Sorrentino, ecco perché tra gli ospiti è così rappresentato il mondo del cinema: Salma Hayek con il marito, il magnate François Pinault; Riccardo Scamarcio, Valeria Bruni Tedeschi, Serena Dandini con il marito musicista Lele Marchitelli, Valeria Golino anche testimone della coppia, Manuela Arcuri, Alessandro Preziosi, il produttore Piero Valsecchi accompagnato dalla moglie Camilla. Ma c’ è anche Myrta Merlino con il compagno Marco Tardelli, c’ è anche il mondo della cultura, del ministero, dei musei: l’ ex direttore del Madre Pier Paolo Forte, il segretario generale del ministero della Cultura Salvo Nastasi con la moglie Giulia Minoli.
L’ appuntamento per gli invitati per salire a Tiberio era fissato al meeting point in via Forlovado verso le 17.15, con hostess pronte ad accompagnarli alla destinazione. A piedi – una bella scarpinata, da qui il suggerimento di indossare scarpe comode, molte signore avevano le «ballerine» nella borsetta – o su quattro ruote. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, con consorte, sale su un carrellino elettrico: ce ne sono di privati, ma anche di messi a disposizione dal Comune. Ad accogliere tutti ci sono figuranti in abiti tradizionali isolani, persino un Pulcinella. L’ isola è accogliente come sempre, un matrimonio qui, da sempre, è un matrimonio, non importa certo il sesso di chi convola a nozze, di chi corona il suo sogno di amore.
Forse, nella scelta di Capri come location, Osanna e De Marchi hanno voluto anche sottolineare la tradizione caprese di comunità aperta, mai conservatrice, mai omofoba.
LA FASCIA TRICOLORE Gli sposi sono in abito grigio e papillon, Sorrentino indossa la fascia tricolore, dopo il rito toglie anche la giacca, fa caldo.
La villa è blindata, l’ accesso ai paparazzi è teoricamente impedito, la cerimonia radical chic è annunciata on line, ma vietata ad occhi indiscreti. Ma, dopo il fatidico «sì», e il cocktail di rito, bisogna lasciare tutti – due-trecento persone, circa – la villa per raggiungere Paolino. Ad accompagnare la discesa, come anche prima la salita, la banda folkloristica Bella Capri, come di tradizione per chi sceglie di sposarsi sul monte dedicato a Tiberio.
Il ristorante ha preparato una cena ad hoc: bomba di Paolino, crudo di pesci mediterranei, ravioli al limone, pesce al limone, torta, buffet di dolci e frutta. Vino, champagne e liquori in abbondanza.
Poi un salto a Villa Bismarck per tirar tardi. E, per chi rimane sull’ isola, oggi è tempo di relax, sempre a Villa Bismarck, sempre ospiti di Danilo Iervolino, con discesa privata a mare.
Sempre lontani dagli occhi dei paparazzi, ma non dei nostri fotografi.
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