Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Giallo a Capri, un incidente o un suicidio è alla base della morte dell’uomo ritrovato privo di vita nel mare di Marina Piccola. L’isola azzurra, ieri, infatti, ha vissuto ore di choc per il ritrovamento di un cadavere da parte degli uomini della Guardia costiera guidata dal tenente di vascello Emilio Colombo. Il recupero è avvenuto nella baia dei Faraglioni dove era stata segnalata alla Capitaneria di Porto la presenza di un corpo che galleggiava a largo della Grotta dell’Arsenale, alle pendici di Via Krupp, la storica strada di Capri, il gioiello architettonico che dai Giardini di Augusto conduce alla Torre Saracena. Sul posto segnalato a intervenire sono state le motovedette della Guardia costiera che hanno provveduto a ripescare il cadavere. Le operazioni una volta terminate hanno stabilito in prima analisi che si trattava di un uomo sulla sessantina, non residente sull’isola che indossava maglietta e pantaloncini. Lo step successivo sarà il riconoscimento della salma mentre l’esame autoptico dovrà poi chiarire, le cause della morte, che allo stato potrebbero essere ricondotte ad un incidente o ad un suicidio. Tra le informazioni raccolte quelle che l’uomo riportava una ferita alla testa ma nessun documento per poter risalire alla sua identità. Pertanto, dopo averne certificato il decesso, il Magistrato per poter anche risalire all’identità ha disposto il trasferimento della salma a Napoli presso l’istituto di Medicina Legale per poter effettuare l’autopsia. Alle 14.30 di ieri il feretro con un carro funebre è stato imbarcato sulla nave Caremar, Naiade, per raggiungere la destinazione indicata dal Magistrato. Le prossime ore saranno probabilmente quelle che scioglieranno dubbi e ipotesi rispetto all’esattezza dinamica del tragico ritrovamento nelle acque capresi.