Fonte: montenapodaily.com
26/09/25
Ieri sera, nella magica cornice dell’isola di Capri, si è tenuto un evento gastronomico che ha unito due mondi, due mari, e due visioni della cucina. Il ristorante L’Olivo, unico bistellato dell’isola e fiore all’occhiello del Jumeirah Capri Palace, ha accolto lo chef Moreno Cedroni, icona della cucina contemporanea di pesce, per una serata esclusiva “a quattro mani” insieme alla brigata residente guidata da Andrea Migliaccio, Salvatore Elefante e Vincenzo Tedeschi. L’appuntamento ha preso vita con un aperitivo elegante al “Bar degli Artisti”, tra opere di design e dettagli d’autore che caratterizzano l’intero hotel. In sottofondo, la luce dorata del tramonto e le note leggere di un quartetto jazz hanno introdotto gli ospiti in un’atmosfera sospesa tra gusto e bellezza.
Un menu che attraversa mari e memorie
Il percorso gastronomico della serata è stato concepito come un viaggio tra Adriatico e Tirreno. Cedroni, con la sua firma inconfondibile, ha proposto piatti come il crudo di scampo marinato all’arancia e una sorprendente tartare di ventresca di tonno con tartelette d’astice. La cucina dell’Olivo ha risposto con raffinate interpretazioni del territorio campano: ravioli di coniglio con fava tonka, pesce del giorno su crema di patate al tartufo e verza, fino a un dessert che ha lasciato il segno. Il gran finale è stato affidato a un’icona della pasticceria internazionale: il dolce “Pistache & Chocolat comme une profiterole” firmato Pierre Hermé, servito in un silenzio carico di ammirazione. Un gesto che ha suggellato con eleganza una serata dove tutto ha parlato di equilibrio, ricerca e passione.
Capri tra arte, gusto e accoglienza
L’Olivo, sospeso tra mare e cielo, ha dimostrato ancora una volta la sua vocazione all’eccellenza. La cena si è svolta in una sala dove ogni dettaglio – dai piatti alle ceramiche, dalle luci alla musica – è stato pensato per raccontare l’identità di un luogo che non vive solo di paesaggi, ma di storie. L’intero Jumeirah Capri Palace ha fatto da cornice ideale all’evento. Le nuove suite firmate Patricia Urquiola, gli spazi curati come gallerie d’arte, e le esperienze offerte nei ristoranti interni – dal raffinato bistrot marinaro Il Riccio, al rooftop giapponese Zuma, fino all’osteria partenopea a‑Ma‑Re – completano una visione dell’ospitalità che è insieme lusso e autenticità. Con questa serata, il Capri Palace conferma il suo ruolo non solo come icona dell’hôtellerie mediterranea, ma come laboratorio creativo dove si incontrano talento, territorio e cultura del gusto. Chi c’era, sa di aver vissuto qualcosa che va oltre una cena: un’esperienza che ha lasciato il profumo del mare e la bellezza della cucina d’autore impressi nella memoria.