Al ci vediamo in piazzetta si é sostituito “Ci vediamo a messa da padre De Gregorio” Il sabato pomeriggio ore 19, è l’appuntamento con la fede ( o con una promessa di fede) Monsignore Vincenzo De Gregorio, é partito da Anacapri con un bagaglio pieno di pensieri divini e il suo cammino l’ha portato in “alto” in tutti i sensi…Il suo curriculum infinito in tutti i sensi: Arcidiocesi di Napoli e Abate Prelato della Real Cappella del tesoro di S. Gennaro, organista e Maestro di Cappella del Duomo di Napoli, direttore del Conservatorio di Avellino, Direttore del Conservatorio di San Pietro a Majella e un mucchio di altre cose. Ha superato due giubilei di sacerdozio, ha 80 anni ma ne dimostra molto, molto meno. Credere fa bene allo spirito e al fisico. Ultimamente l’ho ascoltato alle omelie per l’improvvisa scomparsa di amici cari. E anche in circostanze dove la fede vacilla lui sa trovare le parole giuste. Nell’ultima messa é partito dal fidae ( dal latino), passandodalla pistis ( dal greco ) per arrivare all’inglese feeling. Non é mai dogmatico, interpreta le sacre scritture con profonda leggerezza. Che ti avvolgono come un manto. Non sapevo
Ci spiega che esistono tre battesimi ( non lo sapevo.): il battessimo sacramentale, quello di sangue di imprimatur cavalleresco, sacrifico la mia vita per te ( oggi chi è disposto a farlo?) e il battesimo di desiderio. Non sei battezzato, ma senti dentro di sé il germoglio della Fede crecscere. Che belle note quando canta Beati voi, Beati noi… Se ci fosse Andrea Bocelli, che due volte, surprise, ha cantato l’Ave Maria durante la messa si darebbe una lucidata alle corde vocali per carezzare insieme a Padre De Gregorio le corde dell’emozione…. Siate felici, Siate felici, la messa è finita… La sua é un ‘esortazione:Come si fa a non esserlo. Mentre il cielo si accende in un tramonto dalle mille sfumature, Dio é veramente in ogni luogo. Diciamo che Dio é l’architetto della natura e non sbaglia un colpo ma quando lascia fare a noi e nelle relazioni umani che diventiamo disumani. E si rifa a Rousseau al mito del buon selvaggio e pacificatore, è la società, il progresso a corromperlo.
Lo raggiungo in sagrestia per un saluto (Padre De Gregorio, non Dio): “Mia figlia vuole sposarsi con un ragazzo che non è battezzato, come si fa?”, chiedo. “Ho unito in matrimonio una cristiana con un musulmano. La Chiesa si è modernizzata. Dio é uno solo, anche se lo chiamiamo con nomi diversi”.