Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Missione salvare Capri e le altre isole minori italiane. “Vivere sulle isole minori nei mesi estivi non è come viverle per tutto il resto dell’anno. Ciò comporta sacrifici, disagi, rinunce, costi più alti. Non sempre è garantito il diritto alla sanità, all’istruzione e alla mobilità”. Le criticità che toccano Capri, come le altre località insulari più volte messe in luce da chi vive su questi scogli belli e suggestivi ma isolati dalla terraferma sono state evidenziate nelle scorse ore anche dal presidente del consiglio Giorgia Meloni. E così ancora una volta ci si rende conto che il destino, triste, che attende le isole se non ci sarà un’inversione di tendenza è che da qui ai prossimi venti anni saranno abitate solo durante i mesi estivi. È un’ipotesi che non vogliamo che si realizzi. L’obiettivo di medio e lungo periodo che ci poniamo – ha detto la premier Meloni – è quello di fare in modo che le isole minori siano luoghi da vivere tutto l’anno e che i cittadini che vi abitano possano godere degli stessi servizi offerti dalla terraferma. Questo Governo ha avviato i primi interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, delle scuole e degli edifici pubblici, destinando alle isole minori oltre cento milioni di euro, con appositi bandi già espletati. Intendiamo proseguire su questa strada e stiamo già lavorando alla definizione di un nuovo provvedimento di sistema, che arriverà nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri e che prevede – ha aggiunto Giorgia Meloni – ulteriori risorse finanziarie”. E gli Stati generali delle isole minori marine in agenda in queste ore, iniziativa del Governo, potrebbero rappresentare per Capri e altre isole, come sottolineato dal leader di governo “il giusto rilievo all’insularità e assicurare risposte concrete ai problemi che affrontano i duecentoventimila italiani che risiedono nei trentacinque Comuni che insistono in questi territori”.