Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Proteggere lo scivolo di Marina Grande a Capri e mantenere il fascino del borgo dell’isola. E’ partita on line una raccolta di firme per chiedere che i lavori di riqualificazione del porto commerciale di Capri, in un più ampio piano regionale con ampliamento e restyling di Piazza Vittoria e via Cristoforo Colombo, mantengano inalterato l’attuale scivolo di alaggio. Nella petizione viene ricordato come si tratti di una preziosa «testimonianza di un passato, quando Marina Grande era un borgo marinaro si legge – e la suggestività di questo angolo è documentata dai molteplici dipinti di artisti di fine Ottocento e ancora oggi è oggetto di migliaia di scatti al giorno per la sua bellezza e la sua poesia, di giorno, come di sera, all’alba e al tramonto». Mantenere «in vita« le origini e le tradizioni dell’isola più amata e conosciuta del mondo, dunque, evitando di perdere preziosi scorci ed elementi di storia. La giunta, guidata dal sindaco Marino Lembo, in un’apposita delibera di recente ha approvato la salvaguardia della spiaggetta naturalistica di Marina Grande dando indirizzo specifico al settore lavori pubblici per inserire la tutela del piccolo litorale posto a confine della Banchinella. «Da un approfondimento della previsione progettuale, comparata alle esigenze dei fruitori del borgo marinaro è scritto nel dispositivo è emersa la necessita di apportare una lieve modifica al progetto ponendo come vincolo la non realizzazione del riempimento della spiaggetta posta a confine al molo Banchinella la quale è da ritenersi libera da qualsivoglia costruzione futura a salvaguardia dell’insenatura naturalistica del sito». E lo scivolo di alaggio di Marina Grande, dunque, da proteggere, secondo quanto chiesto. «Oltre ad essere un angolo di un fascino estremo è spiegato nel testo pubblicato on line per l’iniziativa promossa da Anita de Pascale – con le sue barchette colorate tirate a secco, ha una funzione importantissima: calma la risacca in caso di mare mosso, permettendo alle onde di defluire e rompersi sul cemento». Lo scivolo di Marina Grande deve continuare a vivere, ed avere rispetto e tutela come memoria del passato e per la «riqualificazione del porto commerciale, senz’altro necessaria ed indispensabile chiedono i firmatari – si trovi, con un atteggiamento sensibile e riverente, una alternativa»